Bianchi è un peso, inaudito
Spiace doverlo dire, perchè il capitano granata fino a pochi mesi fa sembrava un intoccabile ed invece oggi sembra essere diventato un peso nel Torino. Non bastano i suoi 52 gol segnati con la maglia granata, la sua volontà di essere rimasto in B due anni e avere l'intenzione di continuare anche per tre di fila e di aver onorato la fascia da capitano. No, perchè Cairo prima firma contratti lussuosi e poi vorrebbe disfarsene, anche perchè rimanere in B è uno stillicidio economico e, cedendo il bomber, magari ad un prezzo inferiore al valore reale, potrebbe risparmiare sull'ingaggio. Infatti è proprio qui il punto intricato della faccenda: Bianchi per andare via deve decurtarsi l'ingaggio, perchè altrimenti rischia di non avere chance di cambiare maglia. Ma l'intenzione del bomber non sembra quella di cedere, forte di ancora due anni di contratto con il Torino. L'unica "salvezza", per così dire, sarebbe proprio quella di far scattare la legge numero 17, tale da permettere al bomber di svincolarsi per andare all'estero. Dapprima sembrava una minaccia per il Toro, ora potrebbe diventare la svolta. Ma Rolandinho non pare intenzionato a lasciare l'Italia. Rimanere? E' quello che si augurano i tanti tifosi che lo vedono ancora capitano, ma se Ventura ha pronto un sistema di gioco a lui non congeniale, sarebbe un'eresia non dovesse partire titolare. Comunque sia non va messo sullo stesso piano di gente come Di Michele e Aimo Diana, o Simone Barone, per tornare ancora più indietro nel tempo. Bianchi non è stato un flop, tutt'altro, è uno dei giocatori dell'era Cairo che meglio si è integrato al Toro, nonostante il periodo non fosse dei migliori. Senza contare che ha dato quel tocco di umanità in più che nel calcio non guasta mai. A parlare sono le sue reti, così gli esperti del settore che, interpellati, hanno commentato che Bianchi è sempre meglio averlo in squadra che contro. E poi Cairo doveva pensarci prima a quello che stava firmando.