Bianchi è un valore aggiunto e merita il rinnovo
Rolando Bianchi è l'uomo che unisce e allo stesso divide, è entrato nella storia del Torino come il decimo marcatore di tutti i tempi, raggiungendo Ezio Loik, con settanta gol e già solo questo basterebbe per non avere dubbi sul suo rinnovo. Ma con l'avvento di Ventura ha dovuto modificare il suo essere attaccante, non più rapace d'area, ma uomo a tutto campo. Ovvio che quando arriva davanti alla porta non è lucido come dovrebbe essere un bomber con le sue caratteristiche, eppure si è sacrificato per arrivare in A con la maglia granata come aveva promesso. E' rimasto pur sapendo di non avere il posto assicurato, non ha mai chiesto di essere ceduto, ma addirittura ha puntato i piedi per non andare via e, se non ci riuscirà anche questa volta, la colpa di certo non sarà sua. Bianchi a Torino si è trasformato, è arrivato ragazzino ed ora è diventato uomo, più maturo, più consapevole dei suoi mezzi, ma soprattutto conscio di essere diventato un simbolo di questa squadra perchè è l'unico, oltre ad Ogbonna e Gomis (che provengono dalle giovanili), ad essere qui per il quinto anno consecutivo. Ogbonna però è diverso, meno propenso a stare in mezzo alla gente, più costruito a diventare campione perchè fin dalle giovanili era un predestinato. Nonostante che il difensore sia ormai in Nazionale ed è l'uomo mercato ad ogni sessione, i bambini, l'anima ingenua e sincera della tifoseria, hanno in maggioranza la maglia numero nove e quando vedono il capitano impazziscono per lui, che ha sempre avuto un occhio di riguardo per i piccoli. Si sa che a scuola in maggioranza i ragazzini tifano per l'altra squadra di Torino, oppure scelgono le milanesi, ma siamo certi che da quando al Toro c'è Bianchi sono aumentati i cuccioli con la t-shirt granata.
Questo è un aspetto che Cairo non deve sottovalutare, perchè non si parla solo in termini di cuore, ma anche economici e d'immagine, un altro punto a favore del rinnovo di Rolandinho. Giovedì sera, durante la presentazione del libro di Don Aldo Rabino, Bianchi è stato accolto con un tripudio dalle due sale gremite dello Sporting Club, applausi sinceri da quella gente granata sempre generosa verso chi merita. Non solo, ma quasi tutti gli ex giocatori, gente che di calcio se ne intende nonostante ora nella vita facciano altro, sono tutti concordi nel dire che Bianchi è il giocatore granata per eccellenza dell'era moderna. Visto che non si può vivere di soli miti del passato, Rolly rappresenta il presente ed il futuro di questo Toro, per questo il cordone ombelicale non si deve rompere. Sappiamo che non è una questione di soldi, bensì di certezze, di guardare nella stessa direzione, di non sentirsi un peso ma un valore aggiunto. Don Aldo l'ha fatto capire: se vuoi bene a Bianchi devi dichiarargli affetto e lui tornerà scatenato sotto rete.
E' vero, non c'è sintonia di modulo con Ventura ma, pur segnando ancora poco, Bianchi la sua figura la fa sempre e c'è sempre modo di migliorare. Non va nemmeno dimenticato che Bianchi, fino all'avventura con il Torino, cambiava squadra ogni due anni, per non dire uno, qui ha trovato la sua dimensione e se nessuno lo manderà via potrebbe anche chiudere in granata la carriera. Luca Toni, facendo un esempio, è andato a prendersi soldi altrove, professionalmente ha fatto bene ma, moralmente, dopo l'esperienza al Bayern, sembrava finito. Nel momento più buio della sua vita, non solo da calciatore, ma anche da uomo (la perdita del figlio appena nato, ndr), gli è arrivata come scialuppa di salvataggio la sua ex Fiorentina e adesso sta rinascendo umanamente e professionalmente. Questo per dire che poi a fine carriera conta di più l'affetto del denaro e siamo certi che Bianchi, il quale ovviamente ha ancora molti anni davanti a sè, sta ragionando in questo senso, perchè è soprattutto un ragazzo intelligente. Morale di questo lungo discorso? Il rinnovo di Bianchi deve arrivare prima possibile, entro Natale, per vivere tutti quanti sereni le feste e soprattutto chiudere una pagina di mercato che sta diventando noiosa e anche pericolosa, perchè, pur negando che sia così, rende meno tranquillo il giocatore. Il Torino sta andando bene, ci sono più sorrisi che mugugni, Cairo ha imparato dagli errori del passato, ora è giunto il momento di mettere in pratica il Cairo 2, quello della riscossa, dopo il ritorno in serie A adesso c'è il rinnovo di Bianchi.