.

Bianchi, Rosina e Dzemaili, sono loro i sacrificati?

di Marina Beccuti

Foschi ha il suo bel daffare in questi giorni, capire le intenzioni dei big, tenere d'occhio il bilancio e guardarsi attorno alla ricerca dei giocatori giusti per accontentare Colantuono. Un passo in avanti il Toro l'ha fatto: una settimana fa è stato annunciato il nuovo allenatore, in questa che comincia ci si concentrerà sul mercato vero e proprio. Con Abate che tornerà al Milan, ma potrebbe essere girato alla Fiorentina, gli altri predestinati a lasciare il Torino sono Rosina, Bianchi e Dzemaili, disposti anche a rimanere, ma a fronte di un progetto certo. Il problema è che bisogna vendere per non rischiare di fare mosse avventate che potrebbero rivelarsi dannose per il bilancio. Dzemaili ha fatto intendere che rimarrebbe solo a fronte di un progetto vincente, gli altri due sarebbero più disponibili alla causa granata, ma Cairo ha fissato dei prezzi, come i cinque milioni per Rosina e qualcosa in più per Bianchi, se arrivano le richieste verranno valutate.

Per Rosina sembra tornare in auge il Lione e per il fantasista granata sarebbe un onore vestire la maglia di una delle più prestigiose squadre di Francia che, dopo sette scudetti di fila, quest'anno ha dovuto abdicare. Bianchi sembra essere sempre più vicino alla Fiorentina, che cerca un vice Gilardino e potrebbe accettare una comproprietà. Corvino, che dovrebbe incontrare Foschi nei prossimi giorni, ma i due si vedono comunque spesso, pare puntare più su Abate che Dzemaili, soprattutto se dovesse rimanere Melo.

Qualora partisse Bianchi il Torino dovrebbe cercare di arrivare ad Osvaldo, che Papadopulo ha fatto giocare poco a Bologna e non sembra convincere il tecnico pisano. Non sarà facile convincere l'argentino, ma in B potrebbe giocare in pianta stabile e crescere, potendo contare sul fatto che all'ex attaccante viola l'Olimpico porta bene. E Cairo, si sa, è sempre molto scaramantico.


Altre notizie
PUBBLICITÀ