.

Buio e luce alternata su Padova-Torino

di Elena Rossin

Luci che vanno e che vengono nel secondo tempo all’Euganeo con la gara che riprende già con una decina di minuti di ritardo e prosegue con l’impianto di illuminazione che funziona a intermittenza. Proprio in uno dei momenti dove solo parzialmente il terreno di gioco era illuminato il Torino viene trafitto da un tiro di ginocchio di Ruopolo con Coppola che arriva a sfiorare la palla con entrambe le mani, ma non riesce a trattenerla. Poi la partita prosegue in modo farsesco tra un’interruzione e l’altra, sempre a causa del cattivo funzionamento delle luci, per poi essere sospesa definitivamente a quattordici minuti dalla fine. La partita stando al regolamento riprenderà dal settantaseiesimo minuto sul risultato di uno a zero per il Padova e la data sarà decisa dalla Lega serie Bwin, ma rimane l’assurdità di aver già iniziato in ritardo e interrotto tre volte il gioco nel secondo tempo: al terzo minuto, al venticinquesimo e al trentunesimo. Ogni commento è superfluo.

 

Riavvolgendo il nastro della partita e andando al primo tempo, quando l’incontro si è svolto in condizioni di nomale visibilità, da salvare per il Torino vi è solo il risultato, ovvero la chiusura della prima frazione di gioco in pareggio a reti inviolate. I granata sono scesi in campo con un atteggiamento che può essere definito remissivo, va bene le squalifiche,va bene gli infortuni che hanno decimato la squadra, va bene la stanchezza e ci può stare pure un calo fisiologico di forma fisica, ma l’approccio alla gara non è stato quello giusto. Anche Ventura in più occasioni è parso decisamente stizzito per questo. Il ritmo e la voglia del Padova era evidentemente superiore. I rimpalli erano quasi tutti vinti dai padroni di casa, ma non venivano sfruttati a dovere, un tiro sull’esterno delle rete di Cacia al terzo e un altro al settimo che finisce comunque a lato anche se di poco; all’undicesimo su punizione dalla destra di Milanetto un’inzuccata di Ruopolo che non inquadra lo specchio della porta. Per questo, soprattutto nel proseguo della gara quando il ritmo del Padova è sensibilmente calato, si aveva la sensazione che se il Torino avesse pressato e spostato più avanti il baricentro attaccando in velocità avrebbe potuto mettere in difficoltà i patavini, come è avvenuto proprio sul finire del primo tempo quando al quarantaquattresimo Zavagno si sovrappone ad Antenucci e crossa per Sgrigna che prova il controllo e il tiro, ma la difesa avversaria riesce a liberare l’area e poi tre minuti dopo ancora Sgrigna riceve dalla destra stoppa e tira e anche in questa occasione la difesa patavina riesce a salvarsi.

 

Bianchi e Stevanovic nel primo tempo praticamente non hanno inciso, mentre Sgrigna, a parte i due tentativi di tiro in porta, è stato inconcludente; unico attaccante granata a tentare di giocare, ma soprattutto per alcuni interventi in copertura, è stato Antenucci. Indubbiamente nell’intervallo Ventura deve aver puntualizzato alcuni concetti ai suoi giocatori perché nel secondo tempo, seppur fra un’interruzione e l’altra, il Torino ha dimostrato altro piglio in campo, spingendo maggiormente, e nonostante sia andato in svantaggio al cinquantesimo in più di un’occasione ha provato a riportarsi in parità: al quindicesimo doppia possibilità prima Bianchi e poi Stevanovic costringono Perin a superarsi per salvare la sua porta; un minuto dopo ancora il portiere biancoscudato respinge sulla linea di porta un colpo di testa di Ogbonna, altro intervento importante dell’estremo difensore su tiro di Ebagua, subentrato a Sgrigna, al venticinquesimo; poi al ventinovesimo un colpo di testa di Bianchi, su cross dalla sinistra di Zavagno, finisce di poco a lato.
I granata possono solo augurarsi che, quando la partita sarà ripresa, questi tentativi di pareggiare vadano a buon fine visti, anche i risultati delle altre partite (Crotone-Sassuolo 1-1, Pescara-Grosseto 1-2, Livorno-Verona 0-2) che comunque, a prescindere da come finirà la gara con il Padova, garantiscono al Torino di mantenere almeno quattro punti di vantaggio sulle seconde Verona e appunto Padova, se il risultato rimanesse in favore dei biancoscudati.


Altre notizie
PUBBLICITÀ