Cairo: "Ci vuole determinazione per la serie A e il Filadelfia"
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Il 4 maggio è sempre un giorno speciale per il Torino, quest’anno forse lo è stato di più perché la squadra è in corsa per la serie A e ci potrebbero essere notizie positive sul Filadelfia.
“Sì, ringrazio molto il sindaco Fassino e tutto il consiglio comunale per aver pensato e voluto fortemente all’unanimità una giornata come quella di ieri in ricordo dei caduti del Grande Torino. Una giornata ovviamente importante che i tifosi del Toro ricordano tutti gli anni in maniera incredibile e che tanta gente, che magari non era neanche tifosa del Toro, ma che ha conosciuto il Grande Torino lo ricorda sempre e aver istituito questa giornata in ricordo dei caduti, secondo me, è un evento importante. Poi per voler concretizzare bisogna dare veramente ritmo e velocità all’attività della Fondazione, che è nata da un po’ di tempo per ricostruire lo stadio Filadelfia, che sta lavorando ed esaminerà velocemente i trentaquattro progetti che sono pervenuti per arrivare prima ad una decisione e soprattutto in seguito i fondatori, il Comune, la Regione, il Torino Fc e le associazioni dei tifosi, devono cercare di entrare nel vivo per dare un impulso alla ricostruzione di quello che è stato il tempio del Grande Torino e che se vogliamo ricordarlo, come si è fatto ieri, e poi soprattutto in maniera fattiva e concreta si deve avviare concretamente questa attività”.
Il comune di Torino è pronto a stanziare tre milioni e mezzo di euro e dovrebbe metterli a bilancio nel 2012, almeno secondo le intenzioni, quindi che cosa manca a questo punto per ricostruire veramente il Filadelfia e quanto il Torino Fc è disposto economicamente a investire?
“Il Torino Fc è pronto a partecipare anche lui non soltanto con la presenza nel nuovo Filadelfia, centro sportivo, con la prima squadra e la Primavera, ma anche fattivamente e concretamente da un punto di vista economico. Dobbiamo riunirci, credo, in tempi anche rapidi con il Sindaco, il Governatore della Regione e tutte le associazioni dei tifosi per vedere concretamente quali sono le disponibilità, inoltre c’è il Credito Sportivo che era disponibile a finanziare l’operazione ed è ancora presente per dare una mano e cercare così di procedere velocemente”.
Ha idea di quale sia la tempistica del riconoscimento giuridico della Fondazione per il Filadelfia, ovvero quando verrà fatta la domanda esplicita alla Regione Piemonte perché ciò avvenga?
“Noi come Torino Fc abbiamo dato un contributo personale di 25.000 euro e i tifosi altri 12.500 che mancavano per arrivare a quella somma che era fondamentale per avere il titolo per richiedere il riconoscimento giuridico, ci sono dei tempi tecnici, ma ormai quello che mancava erano i fondi che adesso ci sono”.
Ma la domanda va fatta.
“Allora va fatta, abbiamo un presidente di Fondazione (Chiabrera, rappresentante del Comune nel consiglio d’amministrazione della fondazione, ndr) e un consiglio di Fondazione che deve evidentemente operare velocemente, io non sono lì però ci sono delle persone presenti per questo e credo che ormai è una cosa banale, meramente burocratica e che vada fatta in tempi brevi”.
Nella corsa alla serie A arriva il Padova, sarà una gara particolare soprattutto per quello che è successo all’andata. C’è ancora la sensazione nel Torino di subire delle situazioni di svantaggio relative ad alcuni recenti episodi arbitrali?
“Quello che voglio pensare oggi è il campo, pensare alle partite che dovranno essere ancora disputate, pensare a Torino-Padova di lunedì, non voglio entrare ancora in ragionamenti legati a torti o arbitraggi, do per scontata la buona fede, certamente mi stupisco che il Toro abbia avuto soltanto un rigore in trentasette partite, evidentemente non siamo stati fortunati o siamo caduti sempre prima o ci hanno falciato prima di entrare in area di rigore, questo è un fatto abbastanza evidente, ma il Torino con la squadra che ha, con il possesso palla che fa, con tutte le occasioni che crea non credo meriti soltanto un rigore. La partita con il Padova è importante perché ne mancano cinque e poiché anche le altre squadre vanno tutte velocemente quindi è fondamentale fare risultato. E’ una partita carica di altri significati, ma ritengo che adesso dobbiamo pensare a giocarla senza avere tensioni maggiori perché è fondamentale vincerla punto e basta”.
Per il Torino è un finale di campionato con scontri diretti e quattro squadre in tre punti, un impegno più gravoso che per le altre formazioni?
“L’importante è giocare le ultime cinque partite mettendoci quella voglia anche di riconquista di palla e quella determinazione che è fondamentale avere per ottenere risultati in gare importanti come quelle che ci attendono. Però quello che conta di più è giocarne una per volta con grandissima determinazione a fare bene quella partita, senza avere troppi ragionamenti più globali e pensare a tabelle. Ci attendono tre partite in otto giorni con grandi squadre e dobbiamo dare tutto quello che abbiamo intermini di grinta, di determinazione, di capacità di giocare. E’ fondamentale ogni partita, dobbiamo essere molto concentrati per ottenere l’obiettivo, giocando sempre per vincere”.
Conferma il fatto, come ha detto Ventura, che questa squadra è pronta ed ha un’ossatura al novanta per cento per la serie A?
“Sì, ho parlato con Ventura ed abbiamo fatto ragionamenti di questo genere e lui come del resto anch’io e Petrachi siamo molto fiduciosi in questo organico, poi evidentemente se ci sarà l’evento positivo ed otterremo l’obiettivo, ovviamente un rafforzamento ci vorrà perché questo è evidente. Però sicuramente questi ragazzi e questa rosa hanno dimostrato di avere delle grandi qualità e avendo già lavorato un anno con mister Ventura possono migliorarle ed innalzarle, grazie a quello che hanno imparato quest’anno e che diventa sempre più facile mettere in pratica”.