Cairo risponde ai tifosi su Instagram. "Ho versato 60 milioni e non ho ritirato un euro"
Il presidente del Torino Urbano Cairo, o chi per esso, ha risposto su Istagram ad alcune critiche che i tifosi gli hanno recapitato sul noto social network, riguardo al fatto che non sta investendo molto nel Torino per permettergli di fare il salto di qualità.
“A fine mercato tutti erano entusiasti, perfino Tuttosport dette un voto di 7,5. Ho tenuto Belotti e tutti i migliori. Preso da Sirigu a Niang da N’Koulou a Rincon Ansaldi Lyanco Berengue. Purtroppo ho dovuto cambiare allenatore e questo non è mai positivo. Ci vuole più tempo. Poi il Toro nelle ultime 5 stagioni è stabilmente dalla parte sinistra che sembrava un miraggio 10 anni fa. Abbiamo tutti giocatori di proprietà. È rinato il Fila. Il settore giovanile ottiene risultati (1 scudetto, 1 Supercoppa italiana, siamo in finale in coppa Italia) e dà giocatori alla prima squadra (Barreca, Edera, Bonifazi…). Mi sembrano ottimi risultati. Tutto migliorabile. Ma fatturiamo 1/6 della Juve e 1/3 del Napoli e questo conta“.
Proseguendo nella disamina, il presidente ha poi aggiunto, ricordando gli inizi della sua avventura al Toro: "Quando ho preso il Toro era fallito. Poi ho fatto cose buone e anche errori e li ho pagati di tasca mia (60 milioni di euro). Poi siamo tornati in A e negli ultimi 4 anni siamo stati sempre (a parte 1 anno) dalla parte sinistra della classifica. Facendo bene anche in Europa League. Che sembrava un miraggio 10 anni fa”.
Per quanto riguarda la gestione economica ha rimarcato: "Se sai leggere un bilancio prendi tutti i bilanci dal 2005 e vedrai che ho versato 60 milioni e non ho ritirato un euro. Dal 13/14 i risultati del Toro sono la parte sinistra che quando sono arrivato era un miraggio. Poi se segui così bene il calcio saprai che con i diritti tv negli ultimi 25 anni le cose sono radicalmente cambiate. Oggi noi spendiamo 55 milioni l’anno di ingaggi e ne fatturiamo 70. Neppure lo scudetto del bilancio mi lasci che a qualcosa è servito o no? Lo scudetto del bilancio, se non hai capito, è servito perché chi non aveva i conti in ordine non è stato ammesso in Europa. In quanto ha fatto concorrenza sleale spendendo infinitamente più di quanto poteva. E lasciando grandi buchi”.