Cairo, silenzio e concentrazione
Nessun isterismo dopo Parma, prendiamolo come un incidente, anche se è da qualche domenica che vediamo un Toro con qualche paura in più rispetto al passato. Forse è il caso di non pensare alla classifica, perchè manca davvero poco alla salvezza, considerando che, al di là dei canonici 40 punti come soglia di sicurezza, si può raggiungere anche a meno, a 35 si è già in zona sicurezza, a meno che il Siena non faccia l'impresa, con Palermo e Pescara ormai inguaiate almeno al novanta per cento. Ora l'impresa il Toro se la può costruire con le grandi in difficoltà, come contro Lazio e Napoli, magari cercare l'exploit nel derby, tutto è possibile e non si chiude la porta a nessuna impresa epica.
Come il Toro può cadere a Parma può rinascere in situazioni sulla carta più difficili. Ma è proprio con le partite più dure che viene fuori il carattere di una squadra, abituarsi a stare nuovamente nella classifica che conta per il domani. Ma prima c'è da rincorrere la matematica salvezza e, come ha detto Cairo alla squadra lunedì, bisogna stare in silenzio per essere concentrati, sapendo di poter contare sul pubblico, sempre utile a sostenere i giocatori.
Secondo quanto ha riportato il Tuttosport sono allo studio delle iniziative per avvicinare più pubblico alla squadra, anche se quest'anno il Torino è stato sempre ben sostenuto anche in trasferta. Tutti colpevoli e nessun colpevole quando arriva una sconfitta, che significa fare gruppo nel bene come nel male per finire la stagione senza patemi d'animo. Si sa, chiudere prima il discorso salvezza aiuta a programmare meglio il futuro.