Carlo Nesti: "Scegliamo il bicchiere mezzo pieno?"
di Marina Beccuti
Da una parte, la delusione: per avere visto la brutta copia del Toro ascolano, e perché, quando vai in vantaggio a 8' dalla fine, "devi" vincere. Dall'altra, la soddisfazione: per avere costretto all'1-1 un Cittadella sorprendente, che meritava i 3 punti. Facendo la media fra i 2 stati d'animo, la squadra di Ventura ha diritto alla pazienza dei tifosi. Il 4-2-4, o 4-4-2, se interpretato senza ritmo e intensità, è il modulo più prevedibile del mondo. Quello opposto ai veneti è stato un Toro lento, fuori condizione, e con 2 ragazzi "fuori di testa", dopo una giornata-thrilling: Bianchi e Ogbonna. La vittoria è averli tenuti a Torino.
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