Carlo Nesti: "Toro: una giornata attesa da tre anni"
Secondo la celebra regola del “mai esaltarsi, e mai deprimersi”, cerchiamo un equilibrio fra gli stati d’animo post-Pescara. La premessa, legata al vantaggio di avere giocato per un’ora in 11 contro 10, e di avere affrontato la squadra di Stroppa troppo fragile per la Serie A. Ma, fatta questa considerazione, non è proprio il caso, per una volta in cui si possono alzare le braccia al cielo, di ridimensionare la festa dell’esordio interno del Toro in Serie A. Sedici tiri a uno documentano una supremazia assoluta, fondata sulla robustezza della difesa e del centrocampo, dove Ogbonna giganteggia sontuosamente, Brighi-Gazzi cementano il raggio d’azione, e Santana si accentra con i tempi giusti. Su tutti, il tandem Bianchi-Sgrigna, con un gol e un assist a testa: la loro Serie B sembra distante di un secolo.
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