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Ci vuole ancora un po' di pazienza per l'ingaggio dell'esterno

di Elena Rossin

La tempestività è sempre un pregio, quindi va un bel bravo alla dirigenza granata che non ha tergiversato e ha trovato subito il sostituto dello sfortunato Coppola. I maligni diranno che nell’affare ci ha messo lo zampino la Fortuna perché Zamparini aveva appena preso Viviano, quindi Benussi si trovava chiuso dall’arrivo del collega più esperto e pertanto nella mala sorte il Torino è stato compensato ottenendo un portiere più che valido per la categoria. E allora se anche così fosse che problema c’è? Per una volta al danno non è seguita la beffa e invece c’è stata la compensazione. Bene hanno fatto Cairo e Petrachi a cogliere al volo l’opportunità. Qualcuno storcerà il naso perché Benussi è arrivato in prestito secco, ma in questo caso è più che giusta questa formula perché al Torino un portiere non occorreva, è stato l’infortunio di Coppola a sparigliare le carte e costringere la società a prendere un quarto estremo difensore.

Adesso però tutti gli sforzi della società granata, in questi ultimi sette giorni di Calciomercato, dovranno concentrarsi nel prendere l’esterno che a Ventura serve ed anche molto. In tanti si stanno chiedendo come mai non è ancora stato preso visto che un giocatore in questo ruolo era la priorità del mercato di riparazione. Tanto per cominciare trovare un esterno alto che coniughi qualità e prezzo non è facile, in più bisogna trovarne uno che abbia le caratteristiche tecniche che servono al gioco del mister e che caratterialmente si inserisca all’interno dello spogliatoio. A tutto ciò va aggiunto che numericamente di esterni il Torino ne ha: Stevanovic, Surraco, Verdi, Guberti, Oduamadi, Pagano e Gasbarroni. Sette calciatori per due posti sono tanti, ma diventano pochi poiché Guberti è fuori per infortunio, Pagano è in lenta guarigione anche lui, Gasbarroni da inizio stagione è fuori rosa, Surraco, un po’ a causa degli acciacchi e un po’ a causa dell’indole, non ha mai convinto appieno, e Verdi e Oduamadi sono due giovani ai quali non si possono addossare tutte le responsabilità di un ruolo così delicato. Senza contare che Stevanovic è alla sua prima stagione da titolare in un campionato professionistico. Sbagliare quindi la scelta del giocatore sarebbe inutile e controproducente. Certo però che è giunto il momento di arrivare al dunque, bandendo ogni remora e facendo largo al decisionismo.

Il Torino deve anche sfoltire la rosa: Gasbarroni e Pagano non rientrano più nei piani societari e anche in attacco cinque elementi potrebbero essere troppi, quindi se arrivasse un’offerta equa per una delle punte fra Ebagua, Sgrigna e Bianchi verrebbe presa in considerazione, anche se tenerle tutte e cinque non sarebbe poi una grande eresia dal momento che il Torino, anche se si trova in vetta alla classifica, ha il nono attacco del campionato e in serie A si va con la difesa più solida, e da questo punto di vista i granata sono a posto, ma anche segnando qualche gol in più. Creare parecchie occasioni da gol a partita è fondamentale, però lo è altrettanto sfruttarle spedendo la palla a gonfiare la rete degli avversari.


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