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Colantuono, voglia di normalità

di Marina Beccuti

Il Torino è una big della serie B, che quest'anno è piuttosto povera di grandi nomi, dunque la squadra granata attira molto per il suo blasone e anche per il suo pubblico, sicuramente da prima fascia, anzi da serie A. Tuttavia suscitare forte interesse ha anche i suoi lati negativi, come giocare troppi anticipi e posticipi che non permettono alla squadra di allenarsi a dovere. Ma questa è la legge del calcio pay per view, dove le esigenze televisive sono più importanti della forma dei giocatori.

Colantuono è un allenatore all'antica, possiamo dire che è l'antitesi di Mourinho. Il portoghese ama mettersi in posa davanti ai media, pur mettendoli alla gogna, il tecnico romano invece ama solo il campo, meglio ancora se lontano dalle telecamere, come successe qualche settimana fa quando ammonì severamente un cameraman reo di averlo ripreso in un momento di stizza.

Non sappiamo quanto a Cairo siano rizzati i capelli a sentire che il suo allenatore è innervosito dal giocare troppi anticipi e posticipi che invece sono manna per la società, che deve rimpinguare le casse dopo la caduta in B. Però a favore del mister va la sua sincerità e il fatto che non deve compiacere nessuno, in quanto parla sempre in modo schietto. In fondo lui pensa al bene della squadra ed è quello che conta.

Questi gli ultimi tre anticipi e posticipi del girone di andata: 23 ottobre Torino-Reggina; 9 novembre Lecce-Torino e infine il 23 novembre con Cesena-Torino. Più ovviamente la partita di lunedì contro l'Ancona. Una nota: per gli abbonati Sky, tifosi del Toro, anticipi e posticipi sono un risparmio, in quanto per vedersi il Torino in chiaro occorre comprare la singola partita (6 euro), oppure fare l'abbonamento stagionale a tutta la B a 99 euro.