Contenzioso Cairo-Sky, si deciderà il prossimo febbraio
Bisognerà aspettare il prossimo primo febbraio per sapere se Cairo otterrà i trecento milioni di euro da Sky per il contenzioso ancora aperto con l'allora Telepiù. Proprio nel momento del passaggio dalla vecchia società satellitare alla nuova il rapporto pubblicitario con la Cairo Communications fu interrotto, da qui nacque la causa del presidente del Torino. A rappresentare Cairo sarà niente di meno che Guido Rossi, colui che assunse la carica di commissario straordinario della Figc, all'epoca di Calciopoli, ex presidente Telecom, ma anche abile giurista. Sky invece sarà rappresentata dal professor Vittorio Colesanti, mentre a presiedere il collegio arbitrale sarà il professor Raffaele Nobili. Se però il contenzioso verrà risolto prima, diciamo amichevolemente tra le parti, questi esperti non dovranno intervenire.
La questione ora riguarda squisitamente la parte finanziaria, se Cairo non pretenderà gli interi trecento milioni, ma limerà sul prezzo, la questione potrebbe risolversi prima. Sky vorrebbe chiudere a cinquanta milioni, ma pare una limatura piuttosto pesante. Comunque vada una parte di questa cifra Cairo potrebbe investirla proprio nel Torino, magari intervenendo sul mercato già a gennaio, ma soprattutto in prospettiva, qualora arrivasse subito la serie A.
Nel frattempo Cairo deve ancora trovare i due sponsor principali (ci sono trattative avviate), perchè il Buon Riso è solo temporaneo, valido per due partite (ma in caso di mancato accordo con altre realtà potrebbe continuare), mentre per Dahlia Tv sono intervenute problematiche difficili da risolvere. Cairo vuole un biennale, Dahlia invece propone un contratto annuale, per evitare di passare in secondo piano rispetti a Sky se il Toro dovesse tornare subito nella massima serie.