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Cosa si nasconde dietro all'addio di Antenucci?

di Marina Beccuti

Non è stato amato come Rolando Bianchi, ma la gente granata si era affezionata a Mirco Antenucci, simpatico attaccante granata che i gol li sapeva fare e, nella stagione della cavalcata vincente in serie A, è stato senza dubbio il bomber più prolifico con i suoi dieci gol. Il mancato accordo con il Catania per acquisire la metà del cartellino del giocatore, ha creato del turbamento tra la tifoseria granata che sui social network e forum vari ha cominciato ad attaccare nuovamente Cairo. Ma perchè Antenucci non è stato riscattato per soli 200mila euro? Intanto il giocatore non ha molta esperienza in serie A, acquistato dal Catania nella stagione 2007 viene mandato in prestito al Venezia, rientrato nelle fila della società etnea non convince e viene spedito a Pisa nel gennaio 2009. La sua consacrazione avviene all'Ascoli, 24 gol, ma si parla pur sempre di serie B. Il Catania se lo riprende la stagione successiva ma a gennaio 2011 lo cede in comproprietà proprio al Torino. La sua storia di attaccante finora non è sbocciata del tutto considerando che ha quasi 28 anni, un'età dove un giocatore inizia a tirare le prime somme della sua carriera. La sua mancata conferma al Torino da alcuni viene vista come un ridimensionamento del mercato granata, dove è passato addrittura in secondo piano il riscatto di Meggiorini, il quale ha un anno in meno di Antenucci ma anche lui non ha un grande curriculum in serie A, Bari, Bologna e Novara, senza aver fatto cose eclatanti.

La scelta di non riscattare Antenucci può essere vista come una strategia di mercato, in attesa di vedere che succederà ora con Sgrigna e Bianchi che, insieme proprio a Meggiorini, sono tre giocatori di proprietà del Torino. Pensando in positivo, prima di criticare bisogna sempre ricordare che gli affari veri e propri cominciano a luglio, può essere che il Torino punti ad un attaccante di livello superiore, Maxi Lopez forse sembra esagerato, ma a fronte di una squadra ben impostata potrebbe cedere alle lusinghe granata, ma c'è anche Floro Flores, così Sansone, anche se quest'ultimo deve ancora essere valutato in A. Restiamo dunque in attesa di capire se davvero Cairo ha voglia di spendere, con oculatezza, oppure continuerà a cercare prestiti dagli esuberi di altre società. Insomma non buttiamo via la A con un mercato all'insegna del braccino corto, ma questo lo capiremo dall'atteggiamento di Ventura al raduno. Lui sarà il metro di giudizio se Cairo vuole fare sul serio o meno. Ventura è sempre stato chiaro e lo sarà fino in fondo.  


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