Di Michele promosso leader
Tra romani ci si intende ed è così che Colantuono ha fatto tornare la voglia di Toro a colui che un giorno disse, senza troppi giri di parole: "Se fossi un fenomeno non sarei al Toro". Invece ha cambiato idea e quella frase infelice, ma in fondo sincera, detta qualdo la squadra era in A, ora sembra un ricordo lontano. Di Michele voleva restare al West Ham, dove forse potrebbe arrivare Luca Toni, ripudiato dal Bayern, ma gli inglesi non l'hanno riscattato. Non ha un gran mercato, dunque tanto vale restare al Toro, magari per rimettersi in gioco come vuole fare Bianchi.
Con la partenza di Rosinaldo, i due hanno dimostrato che quando sono stati impiegati insieme si sono anche pestati i piedi, Di Michele assumerà il ruolo di "inventore" del gioco, ovvero mettere al servizio della squadra la sua fantasia, non solo, ma sta studiando da leader perchè Colantuono gli ha concesso la fascia da capitano, per responsabilizzarlo. Mentre De Biasi l'aveva distrutto moralmente, Colantuono lo sta recuperando, nella testa e nelle gambe. Di Michele può essere il giusto capitano, può svolgere il ruolo che aveva Muzzi, colui che in campo dà la carica, grazie anche alla sua esperienza. E magari chissà che il mancato fenomeno si possa innamorare del granata rendendo più vago l'adorato giallorosso.