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Due settimane all'insegna dell'amarcord: Pianelli e il Grande Torino

di Marina Beccuti

In questa settimana appena passata si è commemorato il quarto anno della scomparsa di Orfeo Pianelli, il presidente dell'ultimo scudetto granata, mentre quella entrante è la più sentita dal popolo granata perchè porta al ricordo del 60esimo anniversario della tragedia di Superga. Due momenti clou della storia granata. I nostri lettori potranno leggere le varie manifestazioni previste a Villa Claretta, sede del Museo del Torino, a partire dal primo maggio, dove tra l'altro si terrà un dibattito sul futuro del Filadelfia. Per cui si mischierà il passato con il presente, perchè è giusto non dimenticare, in mezzo alla commozione sul Grande Torino, in che stato versa lo stadio degli Invincibili.

Pianelli vale sempre un ricordo speciale perchè è stato il più grande presidente della storia granata dopo Ferruccio Novo, colui che riportò lo scudetto sul petto dei granata 27 anni dopo la tragedia di Superga. Ora sono passati 33 anni, proprio come la vita di Gesù, e il Torino non è ancora riuscito a recuperare la sua piena dignità. Cairo probabilmente non ricalcherà le orme di Pianelli, sono anche tempi diversi questi, ma può prendere alcuni insegnamenti importanti, come circondarsi di persone capaci. Pianelli non era un grande esperto di calcio, ma si circondò di gente in gamba, in primis Beppe Bonetto, oggi affermato procuratore dei migliori giocatori italiani.