Enigma Zaza e Soriano. Affari o flop? C'è tempo per il recupero ma al momento ha ragione Mazzarri
Simone Zaza e Roberto Soriano, entrambi classe '91, due acquisti last minute del Torino durante il mercato estivo, sono stati considerati la ciliegina sulla torta per la loro tecnica ed esperienza. Entrambi sono arrivati con la formula del prestito con diritto di riscatto. L'attaccante è giunto dal Valencia per due milioni di euro come cifra del prestito e il riscatto fissato a 12, mentre il centrocampista è costato un milione come prestito, con il riscatto fissato a 14 con il Villareal.
Al momento i due giocatori hanno avuto poco spazio e adesso, dopo le prestazioni piuttosto deludenti di sabato, c'è da pensare che Mazzarri ha ragione a dire che non sono ancora pronti. Nella speranza che lo diventino presto.
Sono stati due acquisti importanti, che sono andati a ritoccare una rosa già buona ma, con loro due, pareva diventare eccellente. Salvo poi non vederli quasi mai in campo in questo primo scorcio di stagione.
E' chiaro che sono giocatori che hanno bisogno di fiducia e di minuti nelle gambe per prendere confidenza con i loro nuovi compagni. Dunque si spera che i due rientrino presto nei meccanismi di Mazzarri, che però ha dimostrato che quando manca un elemento della rosa titolare, vedi Meitè sabato contro il Parma, saltano gli equilibri.
E' un peccato constatare che il Torino non riesce mai a fare il colpo a sorpresa verso giocatori di altissimo livello, come poteva essere Gervinho, classe '87, arrivato dalla Cina a parametro zero al Parma, che gli ha fatto un contratto importante, due milioni di euro. L'attaccante ivoriano ha incantato sabato ed è una bellezza vederlo giocare. Perchè non si dimentichi che il gioco del calcio per allettare deve anche essere bello e divertente.
Sicuramente nessuno vuole bocciare Zaza e Soriano, anzi auguriamo loro di tornare anche in Nazionale, ma al momento sono acquisti che restano un rebus. Tra l'altro Mazzarri, nel dopo gara, aveva sottolineato che l'unico cambio che gli aveva dato positività era stato quello di Parigini, che aveva sostituito un altro giocatore che al momento sta dando il massimo, ovvero Baselli. Per cui vale considerare che, forse, sarebbe meglio dare spazio a qualche giovane del vivaio. Una politica che deve tornare fondamentale nella storia del Toro.