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Fare gol l'obiettivo primario per la serie A

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Non guardare la classifica, anche perché con tante partite rinviate a causa del maltempo, non risulta veritiera e concentrarsi sulla fase offensiva e in particolar modo sul fare gol è l’obiettivo che devono porsi Ventura e i suoi giocatori per avere la certezza il 27 maggio di lasciarsi alle spalle la serie B. Costruire, come è avvenuto più volte e soprattutto nelle ultime gare, tante palle gol è un bel passo avanti, ma non basta perché se non si gonfia la rete rimane uno sforzo fine a se stesso. Il gol non deve diventare un’ossessione altrimenti si ottiene il risultato contrario, ma va ricercato con caparbietà e con quella necessaria e fondamentale lucidità che permette di trovare la giocata vincente.

Il reparto avanzato del Torino nulla ha da invidiare a quello delle altre squadre che come i granata lottano per la serie A. Antenucci, Bianchi, Meggiorini e Sgrigna sono le punte e indubbiamente, senza mettere pressione, a loro spetta il compito principale di segnare. Ma non sono i soli. Oduamadi, Pasquato, Stevanovic e Surraco dovranno contribuire in tal senso. Senza dimenticare Basha, De Feudis, Iori e Vives che per ruolo hanno compiti più di impostazione, ma nulla vieta che vadano al tiro finale se capita l’occasione. E quando, definitivamente guariti, anche Guberti, Suciu e Verdi non saranno esenti, come tutti gli altri, dal depositare la palla in rete. Persino i difensori dovranno impegnarsi e collaborare con i compagni nella manovra offensiva, così come hanno fatto e continuano a fare centrocampisti ed attaccanti che si sacrificano in fase di copertura.

Sfruttare meglio punizioni e calci d’angolo oltre che inquadrare lo specchio della porta inevitabilmente dovrà catalizzare l’attenzione e gli sforzi sia in allenamento sia in gara. Che nel calcio la saggia e vecchia regola del prima di tutto non prenderle sia sempre valida è innegabile, ma non basta perché al massimo porta al pareggio, che se già quando per la vittoria si assegnavano due punti serviva a poco da quando chi vince conquista tre punti è diventato ancora meno utile, sebbene serva comunque a smuovere un pochino la classifica. Chi ambisce a traguardi importanti deve pensare solo alla vittoria senza alcun tipo di piccola speculazione, la crescita avviene anche attraverso la costruzione di una mentalità vincente e il Toro deve averla, lasciando agli altri tentennamenti e timori. Imporre il proprio gioco finalizzato al gol e alla vittoria porta dritto alla serie A, senza neppur dover guardare la classifica.


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