Figc, ma chi paga gli arbitri? Attenzione al nome degli sponsor
Le polemiche sugli arbitri si sono sprecate in settimane dopo gli errori nel derby e la squalifica esagerata di Borja Valero reo, secondo Gervasoni, di avergli dato una spinta, come scritto nel referto, ma con la tv che ha scagionato il giocatore spagnolo, da sempre uno dei massimi esponenti del fair play in campo. Il giornale Libero è andato a spulciare tra i conti degli arbitri che non se la passano male a livello di emolumenti, se si pensa che un internazionale può arrivare a guadagnare 200mila euro l'anno. Molti di loro mantengono anche la propria attività, considerando la breve carriera, Tagliavento ha un negozio di coiffeur, mentre Rizzoli è architetto. Ma la cosa che salta più all'occhio è che chi paga gli arbitri è la Figc, in quanto l'associazione degli arbitri è componente della Federazione stessa, che ha tra gli sponsor Fiat ed Iveco, facenti parte, guarda caso, delle proprietà della famiglia Agnelli, patron della Juventus. Il marchio Fiat compare sull’abbigliamento sportivo ed inoltre fornisce in esclusiva auto e mezzi per gli spostamenti, con la Federcalcio che incassa 3 milioni a stagione. Insomma non ci sembra di essere sospettosi se diciamo con chiarezza, come fa Libero, che questo è un altro dei tanti conflitti d'interesse del nostro paese. Poi ci lamentiamo che certi episodi vanno sempre a favore dei rigatini...