Fondazione Genoa: i media nazionali hanno deformato quanto accaduto al Ferraris
Fonte: Il Pallone in confusione
Marco Liguori
La Fondazione Genoa ha espresso in un comunicato stampa (disponibile sul sito http://www.fondazionegenoa.com/) la sua opinione riguardo alle vicende accadute dopo la partita Genoa-Fiorentina. «L’epilogo drammatico di una brutta domenica ha offuscato le vicende della partita Genoa-Fiorentina – spiega la Fondazione – e ha offerto spunti ai media nazionali per una deformazione di quanto accaduto. Non vogliamo certo giustificare la manifestazione di contestazione che si è sviluppata attorno al pullman della Fiorentina che è sfociato nel grave incidente di cui è rimasto vittima Gabriele Amato. Ancora non se ne conoscono con certezza le modalità. Ciò che più conta per tutti noi è l’evoluzione, che speriamo favorevole, delle condizioni di Gabriele al quale manifestiamo tutta la nostra umana vicinanza».
La nota dell’ente prosegue evidenziando che «non possiamo però lasciare senza commenti quanto accaduto ieri al Ferraris è stato trattato dalle televisioni nazionali, né consentire che la condanna delle reazioni di alcuni tifosi eluda l’equilibrato commento di quanto avvenuto in campo ed in particolare dell’arbitraggio. Si tratta di temi diversi ciascuno dei quali merita di essere distintamente considerato senza che l’uno possa essere giustificato dall’altro né archiviato». Riguardo alle immagini mese in onda dalle televisioni nazionali, la Fondazione Genoa afferma che esse «hanno rappresentato le proteste dei sostenitori genoani (e ci riferiamo a quelle, vibrate ma non violente, di tutti gli spettatori) come conseguenza della stizza per la rimonta della Fiorentina coronata un attimo prima dei fischi finali dell’arbitro; l’arbitraggio è stato difeso mostrando alla moviola alcuni episodi di gioco, sui quali peraltro non si era particolarmente incentrata la contestazione degli spettatori.
Ma la Fondazione sottolinea che in realtà «la verità è un’altra. Abbiamo assistito ad una complessiva direzione della gara che, attraverso una serie di decisioni arbitrali, soprattutto relative alla gestione delle ammonizioni, ha suscitato gravi perplessità». L’ente rossoblù spiega che «non si è trattato di “errori arbitrali” o dell’esercizio della discrezionalità dell’arbitro nell’interpretazione di episodi di gioco, ma della non uniformità di comportamento nella applicazione del regolamento. Le cronache giornalistiche genovesi contano ben cinque falli meritevoli di ammonizioni non date!». C’è un episodio che è emblematico della condotta tenuta dall’arbitro Rizzoli. «Verso la fine del primo tempo Donadel (successivamente ammonito) entrava in modo scoordinato su Juric – si legge nella nota della Fondazione – colpendolo in modo violento, il signor Rizzoli faceva giustamente continuare l’azione per la regola del vantaggio, ben guardandosi dall’andare ad ammonire il giocatore viola al termine dell’azione».
La condotta tenuta dal direttore di gara, secondo la Fondazione, «ha pesato in modo determinante sull’andamento e sull’esito della partita in quanto il Genoa ha giocato in inferiorità numerica per un tempo e mezzo e una diversa amministrazione delle ammonizioni a carico dei giocatori della Fiorentina avrebbe potuto portare ad un riequilibrio delle forze in campo o quanto meno temperare, anziché favorire, l’esuberanza degli ospiti». E c’è un particolare, che ha creato un clima teso ieri al “Luigi Ferraris”. «Il fatto che tutto ciò sia accaduto sotto gli occhi del designatore Collina, presente in tribuna – sottolinea la nota – ha reso più acuta l’inquietudine dei sostenitori genoani. E’ naturale domandarsi a quale diversa gestione dei commenti delle televisioni nazionali avremmo assistito se l’arbitraggio di Rizzoli avesse pregiudicato, anziché il Genoa, il Milan, l’Inter, la Juventus o la Roma».
La Fondazione conclude con l’apprezzamento per «l’equilibrio e la moderazione della Società Genoa cfc che ha gestito con prudenza e misura l’intera vicenda; ma anche per questa ragione abbiamo ritenuto di avvalerci della maggiore libertà di espressione di cui la Fondazione Genoa dispone».