Fontana: "Ieri ho vinto il mio derby personale"
La nostra redazione ha sentito Jimmy Fontana il giorno dopo la sua completa assoluzione. Queste le sue parole a caldo: "Diciamo che ieri ho vinto il mio derby personale, dove ho ricominciato a vivere, non dovevo nascondermi perchè sapevo che non avevo fatto niente. Ho sempre deciso di non urlare contro l'ingiustizia ma di dimostrarla dal punto di vista legale. Sono stati sicuramente mesi di calvario , La mia assoluzione spero che sia un buon viatico per gli altri giocatori".
Veniamo al derby di sabato, come sono stati quelli da te vissuti?
La mia carriera è stata spesso in panchina, tanto che ho scritto un libro "Il portiere di riserva", ma è peggio quando si è squalificati ingiustamente. Dalla panchina vedi quello che succede con l'allenatore, puoi interagire con i compagni, tra l'altro io sopporto poco il malcostume di non salutare l'allenatore, non dare il cinque a chi entra. Il rammarico è che quando ho vestito la maglia del Toro nei derby non siamo neanche arrivati a potercela giocare. Quest'anno è diverso, se la possono giocare e possono incentrare la partita sulla difesa, questa è la chiave di lettura della partita.
In città come si vive la vigilia?
Il derby di Torino è particolare, a differenza di quello di Roma, Genova e Milano, è stato sempre un po' il derby dei ricchi contro quelli che se la devono sudare sempre. Davide contro Golia. La gente granata la vive un po' come senso di rilvalsa. Ora poi c'è tanta voglia in più in quanto la stracittadina manca da tre anni. Durante la settimana il Torino non è che ti carica più di tanto, perchè il nostro modo di intendere la partita è così, ma allo stadio è diverso. Il giorno che arrivi allo stadio senti molto la voglia di rivalsa, proprio come Davide contro Golia.