Gaetano Scirea, venticinque anni fa la scomparsa di un uomo e calciatore senza colore
Il Torino conosce le lacrime e le tragedie, ne ha vissute tante e credo che a molti tifosi granata siano scese le lacrime quando arrivò la notizia, venticinque anni fa, dell'incidente mortale in Polonia, che portò via ai suoi cari, ma anche a tutti gli sportivi, un campione come Gaetano Scirea. Un giocatore di poche parole, duro ma corretto in campo e fuori. L'allora presidente Boniperti disse di lui: "E' stato un grande uomo e un grande campione, ma l'uomo superò il campione". E' facile dire che oggi giocatori così, taciturni e gran lavoratori, non ce ne sono più, triturati dal gossip e dal cinismo di uno sport senza bandiere e limiti all'indecenza. Ma c'è chi si erge sopra a tutto, abile a dribblare le ossessioni di apparire, per guardare solo a se stesso e alla passione. Gaetano Scirea è stato un campione di tutti, senza colori e bandiere, juventino sì, ma che si è meritato il rispetto di tutti, anche dei granata, allergici ai colori bianconeri, ma non alle persone che meritano rispetto. E Gaetano Scirea lo merita all'infinito.