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Genoa-Torino, le pagelle: Ansaldi segna, Sirigu mantiene. Il Toro vola grazie a loro

di Alex Bembi

Sirigu 7,5: una parata per tempo, entrambe decisive su due colpi di testa davvero pericolosi. Nel secondo caso la risposta a Kouame è a dir poco strepitosa. Stratosferico anche quando è chiamato a due interventi in 90 e passa minuti.

Ansaldi 7: un inizio non a mille, Mazzarri lo sposta anche di fascia più volte per trovare la giusta quadra e lui ci mette un po’ a entrare in partita. Stabilizzato poi sulla destra, sfodera un secondo tempo sontuoso con tanto di gol vittoria.

Izzo 6,5: dopo quattro anni giocati in questo stadio, torna per la prima volta da avversario e non patisce l’emozione. Sempre in anticipo, sempre pulito. Subisce più falli di quelli che commette, da difensore è un gran pregio.

N’Koulou 6: un po’ meno brillante del solito, ma la sfanga con la sua classe.

Moretti 6,5: sempre più stupefacente il suo campionato a 38 anni. Pare ringiovanire invece di invecchiare. Legge bene tutte le situazioni difensive e non rischia mai nulla.

Aina 5,5: non una gran gara, se non per la palla rubata che dà il là all’azione del gol vittoria.

Rincon 6,5: grintoso come sempre, contro la sua ex squadra riesce persino a non eccedere nella foga che gli costerebbe la prossima partita vista la diffida. Attento.

Meité 6,5: un altro passetto avanti dopo alcuni mesi decisamente bui. Mette ordine in mezzo al campo, gioca con più serenità e si vede.

Baselli 6,5: è in un buon periodo di forma, recuperi e sostanza in difesa, incursioni e pericolosità (ancora su punizione come contro il Cagliari, gli va male per un soffio) in avanti. Peccato per quel giallo, evitabile, a pochi secondi dalla sostituzione. Salterà il Milan. (Dal 84’ Lukic sv).

Berenguer 5,5: nel primo tempo non azzecca una giocata. Leggermente meglio nella ripresa, suo l’ultimo tocco per Ansaldi che realizza al meglio una bellissima azione corale dei granata. (dal 71’ Parigini 5,5: un altro gol mangiato, questa volta solo davanti a Radu gli calcia praticamente addosso).

Belotti 6,5: le palle giocabili che gli arrivano sono rare come oasi nel deserto. Lui no si abbatte e se non può essere pericoloso di persona fa per gli altri. Mette lo zampino nell’azione del gol che decide il match ed è generoso nel recupero quando serve una palla d’oro a Parigini che però centra il portiere genoano. Ne ha ancora al 93 esimo quando va a procurarsi sul fondo un fallo che fa respirare il Toro

Alex Bembi


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