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Glik: "Sono abituato a giocare nella difesa a quattro"

di Elena Rossin

Continua la conoscenza con i nuovi giocatori arrivati al Torino, oggi è la volta del roccioso difensore centrale polacco Kamil Jacek Glik.

La sua scelta di indossare la maglia granata da cosa è dipesa?
“Mi ha chiamato il direttore sportivo Gianluca Petrachi,ma ero stato contattato anche da altre società però alla fine ho scelto di venire qui. Mi è piaciuto il progetto e la volontà di ritornare subito in serie A, avevo già conosciuto il mister a Bari e poi ho avuto modo anche di conoscere i tifosi così è stato più facile scegliere fra le proposte che avevo”.

Si descriva tecnicamente, così può farsi meglio conoscere dai tifosi.
“I tifosi ho iniziato a conoscerli in questo periodo in ritiro e tutti si aspettano da noi che finalmente si raggiunga l’obiettivo della serie A. Sono contento per l’accoglienza che mi hanno riservato. Poi saranno le partite e i risultati che otterremo che potranno rende ancora più contenti i tifosi. Io sono un difensore centrale abituato a giocare nella difesa a quattro come piace a mister Ventura, per il resto è l’allenatore che deve chiedermi di giocare in un determinato modo e io darò tutto me stesso per farlo”.

Ventura è un allenatore che insegna a giocare a calcio. Cosa pensa di poter imparare da Ventura?
“Questo è stato proprio uno dei maggiori motivi che mi ha spinto a venire al Torino, così con mister Ventura, che è un grande allenatore e ha lanciato grandi difensori come Ranocchia e Bonucci, avrei potuto crescere ulteriormente in tutto e poter giocare”.

Che tipo di calendario si aspetta?
“ Tutte le partite sono difficili, nessuna è facile e bisogna sempre restare concentrati fino alla fine. Bisogna conquistare i punti per la serie A il prima possibile, ma rimanere sempre sul pezzo, come si dice, fino all’ultimo secondo dell’ultima giornata”.

La promozione in A con il Torino e giocare gli Europei con la sua Nazionale: due grandi obiettivi per lei quest’anno.
“Sì, quest’anno è molto importante per me. E’ vero questi sono i due obiettivi, tornare in A con il Torino è fondamentale e poi giocare l’Europeo che si svolgerà proprio nella mia nazione, la Polonia, è motivo di grande orgoglio per me”.


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