Il mercato parte seconda - Il centrocampo
Gian Pietro Bossina
E’ il reparto che ha subito più modifiche rispetto allo scorso campionato ma stando a questa prima parte di stagione, non si può che essere soddisfatti. Grazie alla tempestività sul mercato della dirigenza granata, Ventura ha potuto contare fin dal primo giorno di ritiro su tutti gli elementi cardine di questo settore. I giocatori hanno avuto così tutto il tempo necessario per assimilare i dettami del tecnico e le prestazioni della squadra ne hanno giovato sin da subito. Oltre ad essere il settore più modificato è probabilmente anche quello più affollato, una fortuna visto i tanti infortuni che l’hanno flagellato.
Partiamo dai mediani. Iori e Basha sono stati nettamente i più impiegati e sono riusciti ad entrare nel cuore dei tifosi, il primo per l’eleganza delle sue giocate e per le geometrie che disegna sul campo il secondo per lo spirito da combattente che è tanto caro al popolo granata. Alle loro spalle ecco Vives, Suciu, e De Feudis. I primi due hanno fornito le prestazioni migliori quando sono stati impiegati insieme ai due centrocampisti titolari nelle partite in cui si richiedeva una maggiore copertura, per l’ex cesenate invece non si può certo dire che questi primi mesi siano stati positivi visti i pochissimi minuti giocati. In ogni caso questo lotto di giocatori fornisce sufficienti garanzie per il proseguo della stagione, ne è evidente dimostrazione il fatto che De Feudis, uno dei pochi a salvarsi nello scorso sfortunato campionato, sia stato il meno utilizzato. Il problema, semmai, si presenterà il prossimo anno con l’auspicato salto di categoria. Infatti sia Iori che Basha sono in prestito con diritto di riscatto e al momento paiono gli unici, insieme alla speranza Suciu, in grado di misurarsi nella massima serie. Una mossa lungimirante ed azzeccata potrebbe essere quella di garantirsi il riscatto dei due centrocampisti di Ventura già in questa finestra di mercato, evitando di posticipare il tutto a giugno, quando certo non mancherà il lavoro ed altre squadre potrebbero intraprendere fastidiose azioni di disturbo nel tentativo di strappare i due mediani al club di Cairo. In questo scenario si renderebbero necessari solo uno o al massimo due acquisti di livello per fronteggiare con serenità la prossima stagione. Ora veniamo agli esterni. Il fiore all’occhiello della campagna acquisti Guberti è stato tolto dai giochi dal brutto infortunio al ginocchio e anche l’altro acquisto di grido, Surraco, tormentato dagli infortuni non ha ancora raggiunto la forma migliore. Ventura ha così dato spazio ai giovani. Stevanovic è stato il più abile a sfruttare l’occasione esprimendosi su livelli mai visti in maglia granata mentre sia Verdi che Odu dopo un inizio sfavillante si sono un po’ persi, anche a causa degli immancabili infortuni. All’appello manca ancora Pagano, manco a dirlo fermato da un susseguirsi di problemi fisici, che qualora dovesse rimanere in granata potrebbe rivelarsi assai utile nel girone di ritorno. Senza contare il desaparecido Gasbarroni, il Toro può quindi contare, anche in questi ruoli, su un ventaglio di scelte quanto mai ampio. Considerando la duttilità di Antenucci spesso impiegato sulla fascia, la possibile esplosione di Verdi, il rientro di Surraco e quello imminente di Guberti non pare ci sia bisogno di ulteriori aggiunte. Tuttavia ragionando in prospettiva l’idea di portare un giocatore di categoria superiore o un giovane straniero, magari sudamericano, di grande talento che si possa ambientare senza fretta non può non aver sfiorato la mente del Ds Petrachi. In questo modo si aggiungerebbe già un importante tassello per la prossima stagione contando che la situazione contrattuale di molti esterni granata non lascia nulla di certo per il prossimo campionato. In qualsiasi categoria sarà.