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Il miglior Toro stagionale

di Marina Beccuti

Cinque risultati utili consecutivi e aggancio alla zona playoff. Questo è il primo successo personale di Lerda che ha azzeccato la mossa di mettere in campo una squadra formato Roma ai tempi di Spalletti. Nessuna prima punta ma due trequartisti o meglio un trequartista ed una seconda punta. Se Belingheri ha fatto la sua onesta partita senza grandi invenzioni, Sgrigna è stato il mattatore assoluto, insieme a D'Ambrosio che è partito da dietro per auto proclamarsi vice Bianchi. Due colpi di testa da attaccante puro ed il risultato è stato ribaltato. Per Sgrigna l'unica nota negativa, ma pesante, è il rigore sbagliato, un tiro davvero brutto che ha preso una traiettoria sciagurata. Nemmeno il giocatore ha creduto a quello che aveva fatto. Tuttavia questo non deve pesare sul resto della sua impeccabile prestazione. La squadra è stata compatta, un bel lavoro di gruppo, encomiabile per come si è battuto sotto la pioggia ininterrotta ed il terreno scivoloso (ma l'erba dell'Olimpico ha retto bene alle insidie del meteo). I complimenti vanno estesi anche al Modena, che ha lottato fino al termine del match, dando vita ad una partita bella, degna della serie A.

Le uniche critiche vanno addossate ad alcuni svarioni della difesa nel primo tempo, che hanno permesso al Modena di recuperare e andare addirittura in vantaggio. Ma nella ripresa è stato proprio il reparto arretrato a salire in cattedra con una prestazione eccellente di Pratali, che ha riscattato il liscio del primo tempo sul secondo gol dei canarini. Garofalo è stato un motorino a tutto campo mentre D'Ambrosio, un po' in ombra nelle ultime gare, ha ritrovato la vera forma, quella che l'anno scorso l'aveva messo in evidenza come uno dei difensori più interessanti del panorama nazionale. Se Ogbonna vale sui sette-otto milioni di euro, il giocatore napoletano non è molto distante da quelle quotazioni. Ora il Toro è lanciato e aumenta l'autostima di tutto l'ambiente, che può credere davvero nell'aggancio delle zone alte, senza perdere in umiltà. Ora non è il caso di terminare il silenzio stampa?