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Il Napoli non molla D'Ambrosio, speriamo nemmeno il Toro

di Marina Beccuti

Stiamo sereni, verrebbe da dire, perchè la querelle sul futuro di D'Ambrosio durerà a lungo. Aria di rinnovo o no? Se ne parla, certo che sì, ma fino a che non c'è nessuna firma la situazione rimane in alto mare. Piuttosto che perdere il difensore di Caivano a zero euro a giugno, com'è successo per Rolando Bianchi, sarebbe il caso di rinnovarglielo il contratto, poi, a fronte di una richiesta importante allora si può valutare. Non si può nascondere che D'Ambrosio è un capitale del Torino, giovane, 25 anni, bravo, sta migliorando di anno in anno, dunque, in attesa della prima chiamata di Prandelli, è da blindare. Chiaro, se il giocatore ha richieste importanti, se non prolunga con il Toro, a febbraio può accasarsi altrove.

Ma, ribadiamo, essendo cresciuto nel Toro come prefessionista in serie A, un progetto importante per il futuro dovrebbe comprendere anche lui. Il terzino è diventato famoso grazie alla maglia granata che gli ha permesso di crescere in serie A (D'Ambrosio arrivava dalla Juve Stabia, dopo essere stato nelle giovanili della Fiorentina, società che non l'aveva valorizzato), ma lo stesso giocatore si è dato da fare per migliorare di anno in anno, mettendosi sempre a disposizione del mister, anche in posizioni non sempre adatte alle sue caratteristiche. Morale: è difficile vedere D'Ambrosio con un'altra maglia perchè, se il Toro vuole fare un salto di qualità, non può prescindere da lui, il vice capitano.