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Il potenziale offensivo c'è, ma è da verificare

di Elena Rossin

Il gol è l’essenza del calcio in quanto è l’unico mezzo utile per vincere le partite, oltre a quello di non subire troppe reti. Non esiste tifoso, allenatore, calciatore o dirigente che non si ponga la domanda quanti gol potrà fare nella stagione la squadra e rispondere a questa domanda, almeno potenzialmente, vuol dire capire se i traguardi prefissati potranno o non potranno essere raggiunti. E’ vero che a questa domanda dare una risposta in assoluto è impossibile, ma dal rapporto più o meno prolifico con il gol che i singoli calciatori hanno avuto durante le precedenti stagioni si può trarre un’indicazione di massima. Poi può sempre capitare che un giocatore viva un anno di particolare grazia e quindi realizzi un numero di reti impensato o al contrario che sia particolarmente sfortunato e la porta proprio non riesca a centrarla, ma il calcio è così e per tale va accettato.

 

Che potenziale ha il Torino quest’anno? Se si analizza con estremo rigore l’intero parco attaccanti e quello dei centrocampisti, ovvero i giocatori che per ruolo in campo dovrebbero essere più portati a segnare, il potenziale è teoricamente sufficiente per piazzarsi nei primi due posti. Certo non si può montarsi la testa né esserne sicuri. Se si analizzano gli ultimi quattro campionati di serie B le squadre che si sono piazzate nei primi due posti non hanno realizzato meno di 55 gol (Cesena stagione 2009-2010) e massimo 77 (Chievo stagione 2007-2008) e la media è stata di 64,25. Premesso questo torniamo al quesito di fondo: Bianchi e compagni riusciranno a collezionare un bottino simile?

 

Il Torino può contare su ben quindici giocatori che possono fare gol: Bianchi, Antenucci, Ebagua, Sgrigna, Pagano, Guberti, Surraco, Stevanovic, Oduamadi, Verdi, Iori, Basha, Vives, De Feudis e Suciu. Questi giocatori - esclusi Stevanovic, Oduamadi, Verdi e Suciu in quanto giovanissimi nei campionati scorsi hanno giocato poco o niente con la prima squadra - nelle scorse quattro stagioni hanno realizzato tutti insieme 258 gol (playoff e playout esclusi) ovvero una media di 64,5 reti a campionato. Visto, come riportato prima, che la media degli ultimi quattro campionati è stata di 64,25 a favore del Torino c’è un 0,25 in più. Chiaramente la cifra di 0,25 in più non garantisce nulla però, bisogna mettere in conto che erano esclusi dal conteggio i gol di Stevanovic, Oduamadi, Verdi e Suciu e quest’anno già due di loro hanno segnato, quindi un po’ di ottimismo non guasta.

 

In questo inizio di campionato le squadre più prolifiche sono state: Sampdoria (8), Padova e Pescara (7) e AlbinoLeffe (6). Seguono Brescia, Torino, Grosseto, Reggina, Empoli e Ascoli con 5 e Sassuolo, Verona, Nocerina, Cittadella e Modena con 4. La classifica marcatori è guidata da Immobile (Pescara) con quattro gol, seguito da Bertani (Sampdoria) e Tavano (Empoli) con tre. Nel Torino sono andati a segno tutti una volta: Bianchi su rigore, Oduamadi, Sgrigna (la rete con il Cittadella è stata assegnata come autogol a Cordaz) e Stevanovic. Delle squadre più prolifiche solo il Padova si trova in vetta alla classifica a pari punti con i granata e i giocatori che occupano i primi tre posti della classifica marcatori militano tutti in squadre che hanno meno punti del Torino. Conclusione: con un moderatissimo ottimismo si può sperare che sotto il profilo realizzativo il Torino possa competere per le prime due posizioni ….. se son rose fioriranno.


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