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Il ritorno di Cola

di Marina Beccuti

Colantuono torna sulla panchina granata 42 giorni dopo l'esonero. Ormai la conduzione societaria di Cairo è questa: arrivano, vanno e tornano. Non esiste il segno della continuità. Si bruciano allenatori e direttori sportivi come fossero noccioline e adesso, per poco più di un mese annoveriamo anche Mario Beretta nella lunga lista degli allenatori da toccata e fuga. Un allenatore intelligente e raffinato, arrivato nel periodo peggiore della squadra, che ha pagato per colpe non sue. Il suo gioco non è stato dei migliori, ma era davvero difficile lavorare per lui con calciatori che non aveva scelto e che non erano nemmeno nelle condizioni psicologiche di fare del loro meglio. La sconfitta contro il Cittadella gli è stata fatale ma la squadra non era nelle giuste condizioni per scendere in campo, non per niente si era addirittura ipotizzato di non giocare questa partita. Poi per evitare altri guai il Torino è partito per Cittadella. Cairo si è sbarazzato troppo velocemente di Beretta, così come aveva fatto con Colantuono a fine novembre, dopo la strana partita giocata contro il Crotone, messa sotto inchiesta per presunte combine (ma il caso sembra ormai sgonfiarsi). Ora la speranza è quella che il tecnico romano resti fino a giugno, ma con Cairo è impossibile ipotizzare il futuro. Della serie si vive alla giornata.

 

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