Il Toro non deve mollare in attesa del mercato
Flavio Bacile
Ero stato piuttosto critico dopo il pareggio dei granata a Padova, alla fine avevo ragione d’esserlo, i fatti e la prestazione pessima di Varese, una vera e propria debacle per la stragrande maggioranza dei cronisti, confermano quanto si era visto in precedenza. Un brutto Toro, con zero idee e pochissima sostanza fisica, cede le armi ad un Varese che consolida la sua posizione in classifica. I dubbi sono tanti, primo tra tutti lo scadimento fisico della stragrande maggioranza degli uomini di Lerda, che mi porta ad ipotizzare che sia stata fatta una preparazione fisica, durante la sosta, mirata ad avere brillantezza e corsa nella terza porzione del campionato, quella che alla fine risulta sempre decisivo nella cadetteria.
La partita ci ha detto che il Toro non ha saputo opporre al Varese la stessa intensità di gioco messa in campo dall’undici di Sannino, lo stesso agonismo e la stessa voglia di non mollare un solo pallone. Questa volta ha ragione Lerda quando dice che non siamo andati sotto a causa di errori macroscopici, semplicemente, aggiungo io, il Toro si è progressivamente spento minuto dopo minuto, privo d’idee e di forza. Non è una casualità, penso, che sono venuti a mancare proprio gli uomini di maggior corsa e movimento, con Garofalo, Sgrigna, Lazarevic, D’Ambrosio, De Feudis e lo stesso De Vezze al di sotto il loro normale standard di rendimento. Bianchi non ha saputo pungere come a Padova, e Stevanovic è sembrato troppo timido e preoccupato di dare una risposta immediata e positiva, tanto da sbagliare completamente tempi d’inserimento e partita. Chiaro, che quando si parla di giovani, si rischia sempre di prendere sonore cantonate, ma la fiducia dell’allenatore e della società risultano spesso determinanti. Per me il ragazzo vale, il Toro deve solo aspettarlo e non responsabilizzarlo troppo. Alla fine una partita che può insegnare molto, in modo particolare a chi il Toro per questo finale di campionato sta cercando di costruirlo.
Chiudo con una constatazione di fatto, il Toro, per quanto mi riguarda, ha bisogno di quattro elementi qualitativamente validi per mettersi al pari di Siena ed Atalanta, che siano poi centrocampisti, esterni offensivi, difensori o attaccanti, è una valutazione che spetta alla società. Se poi Petrachi avrà ancora la “fortuna” di portare al Toro quelle che sono per lui le sue prime scelte, potremmo chiudere il campionato con una maggiore tranquillità. Io comunque aspetto l’ultimo minuto, dell’ultimo giorno di mercato per esprimere un parere. Con il Toro non si sa mai.