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La rinascita di Stellone

di Marina Beccuti

Tutti gli anni Cairo compra qualche punta sperando di trovare finalmente colui che insacchi con facilità, dimenticandosi un certo Roberto Stellone che quando viene chiamato in causa si fa trovare pronto. Peccato per la sua fragilità muscolare ed una certa indolenza che gli hanno precluso una carriera più importante in serie A. L'hanno detto tutti, da De Biasi ai compagni di squadra, che Stellone è un portento della natura e avrebbe meritato di più. Ma c'è sempre tempo per togliersi qualche soddisfazione e per l'ex genoano è già importante entrare in campo e fare la differenza. Anche l'anno scorso aveva vissuto un momento da protagonista, questo a dimostrazione che con lui la manovra d'attacco ha sempre più peso. Purtroppo le sue forze vanno centellinate per non rischiarlo a nuovi infortuni, ma alla fine uno della vecchia guardia sa ancora fare la differenza.

I dubbi per domenica contro la Samp, dove mancherà Abate, fermo un mese, una tegola che non ci voleva, riguarda proprio la coppia d'attacco dove Stellone dovrebbe ancora essere titolare, vista la buona prestazione di mercoledì. In ballottaggio Amoruso e Bianchi, con favorito quest'ultimo, visto che contro l'Atalanta ha giocato Amoruso e con tre partite in otto giorni è ovvio dosare le forze. L'infortunio di Abate riapre le porte a Rosina, che sembrava epurato per un turno causa la sua brutta prestazione contro la Dea, dove si è preso anche i fischi dei suoi sostenitori. Rosina però merita ancora delle chance perchè finora ha giocato poco, causa infortunio per cui deve trovare ancora la forma migliore.

In ultima battuta è giusto solidarizzare, da cugini, con il tifoso della Juventus massacrato mercoledì a Bologna. L'uomo si sta riprendendo ma se l'è vista davvero brutta. Il pensiero va anche al figlio, reo di indossare una sciarpa bianconera. Ora, non è nostra intenzione far finta di amare i coloro bianconeri, ciascuno è libero di professare il proprio tifo senza dover avere paura di uscire di casa con qualche "feticcio" della squadra del cuore. Non possiamo che essere vicini alla famiglia e soprattutto al figlio che forse, da ora in avanti, ci penserà due volte prima di mettere piedi in uno stadio, anche se il fatto è successo fuori.


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