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La serie A c'è ed è quello che conta

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Lo zero a zero con l’AlbinoLeffe lascia un po’ d’amaro in bocca, non c’è dubbio e priva il Torino della gioia di alzare la coppa, ma l’obiettivo era la serie A diretta ed era stato centrato già con la vittoria sul Modena nella scorsa partita. Ora ci si lasci il passato alle spalle e si costruisca il futuro.
A Bergamo il Torino ci ha provato a vincere, ha creato tante occasioni da gol impegnando molto Offredi, che è stato una saracinesca, ma per onestà va detto che i granata non sempre sono stati precisi nell’inquadrare lo specchio della porta.

Il campionato si è concluso con Pescara e Torino appaiati a ottantatre punti, la differenza l’ha fatta l’enorme numero di reti segnate dagli abruzzesi novanta, mentre il gol è sempre stato un po’ il tallone d’Achille del Torino che ne ha realizzati cinquantasette e questo dovrà essere motivo di riflessione e conseguentemente d’azione in sede di calciomercato. Ma c’è anche il rovescio della medaglia, infatti, il Pescara ha alzato la coppa, ma non è riuscito a realizzare più punti dei granata, perché non basta segnare molto bisogna anche essere accorti in difesa e non subire tanti gol e da questo punto di vista il Torino è stato il migliore del torneo con sole ventotto reti subite, mentre il Pescara ne ha incassate cinquantacinque.

La nota più dolente della serata di Bergamo è stata l’infortunio di Sergiu Suciu, che ha concluso nel modo più triste una stagione, per lui molto difficile costellata da problemi fisici, con l’infortunio al ginocchio destro che lo ha costretto al quarantesimo ad abbandonare il terreno di gioco. Gli infortuni sono stati purtroppo una costante che ha condizionato tutta la stagione del Torino e questo non va dimenticato, quando passata la piccola delusione per non aver alzato la coppa si trarranno le conclusioni su questo campionato. Campionato, va detto forte e chiaro, che è stato positivo con la “P” maiuscola.


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