.

La Stampa - Il ritorno delle grandi

di Marina Beccuti
Fonte: stampa.it

Roberto Beccantini 

Che il ceto medio del pallone abbia rialzato la testa, non è un’opinione: basta scorrere la classifica. Ma quando il gioco si fa duro, non ce n’è per nessuno. Riecco la «Triade»: Inter, Milan, Juventus. Così, nell’ordine fissato da Calciopoli. Giovedì, la Juve aveva liquidato il Genoa e colto la settima vittoria consecutiva, Champions inclusa. Sabato, le folgori di Ibrahimovic avevano incenerito il Palermo. Ieri, un rigore gentile come una carezza di mammà ha spinto il Milan al di là del Chievo. Non che il Napoli, sconfitto a Bergamo, o la Lazio, pizzicata dalla Roma nel derby, abbiano rinunciato a sognare, forti della leggerezza dell’anti-pronostico; resta il fatto che chiunque sbirci la vetta non potrà non ringhiare: ci avrei giurato. L’Inter di Rambo-Ibra e Mourinho.

Il Milan brasiliano di Kakà e Ronaldinho. La Juve di Del Piero e Molinaro, tanto per saldare la storia ai generosi alimenti della cronaca. Sembrava un campionato strano, aperto, quasi irriverente. E magari, sotto sotto, tornerà a esserlo. Nel frattempo, dopo dodici tappe, i risultati e gli «aiutini» hanno ristabilito l’antica liturgia. Fiato alle trombe: sabato, Inter-Juventus; domenica, Torino-Milan. Il ceto «prigioniero» aspetta sulla riva del fiume.

Per gentile autorizzazione dell'autore


Altre notizie
PUBBLICITÀ