La vittoria della volontà
di Paolo d'Abramo
"E’ la prima volta che piove quest’anno, porterà bene“ diceva una coppia di mezz’età diretta all’Olimpico quest’oggi.
Il Toro parte deciso ma non trova la strada della porta, emozioni altalenanti, sul tabellone scorrono i risultati, il Bologna sta perdendo contro il Siena, i tifosi entrerebbero in campo per spingere i granata. Lo schema del Torino è semplice, far girare il pallone fino alla testa di Stellone che dovrebbe spizzare o appoggiare a Bianchi. In alternativa il movimento è di Rosina che si sposta sulla fascia per il cross e le eventuali teste. Mezz’ora e poi i granata rifiatano. Fine del primo tempo, nessuna grande occasione, tifosi molto delusi ed è un eufemismo.
Primo minuto della ripresa, fallo di Ledesma su Stellone da 25 metri, centrale, gran tiro di Dzemaili, Bizzarri respinge, nessuno sulla ribattuta. Fuori Stellone e Rosina, dentro Ventola e Gasbarroni. Cross del 77 torinista, testa di Franceschini, è il 68’, parata di Bizzarri, la prima delle ripresa. Il Toro pressa ma non passa, almeno fino all’81’ quando Bianchi raccoglie di testa il cross di Diana e insacca nell’angolo basso alla destra di Bizzarri. La gioia dura poco, passano tre minuti e gli ospiti pareggiano con Martinez, ancora di testa su corner. Ma il Toro insiste e Natali risolve da fuori area con un tiretto maligno che s’insacca nell’angolo alla destra di Bizzarri, 88’.Espulso Stovini nel recupero per avere steso, ultimo uomo, Ventola lanciato verso la porta. La vittoria della volontà sotto al diluvio finale.