Lazio 2-1 Torino, le pagelle. Siamo alle solite, Glik condottiero indomito
Gillet 5,5: Colpevole. Può davvero poco sul gol di Biglia, anche perché davvero poco aiutato dalla barriera. Qualche colpa in più sul gol di Klose: il tiro di Candreva è respinto troppo centralmente, Klose ha avuto davvero vita facilissima.
Maksimovic 6-: Quasi convincente. Anche lui si fa in quattro per chiudere gli spazi, benché talvolta si trovi fuori posizione. Partita diligente, nulla più.
Glik 7: Irrinunciabile. Malgrado il risultato, Glik si fa in quattro per tenere la difesa unita. Cerca di sventare quante più possibili azioni pericolose, ed è anche merito suo se i gol arrivano solo da palla inattiva. Jansson per ora può accontentarsi dell'Europa League, a Glik non si può ancora rinunciare.
Moretti 6: Esperto. La solita prestazione di esperienza dell'ex Valencia, che limita al massimo i "fronzoli" a favore di una copertura ordinata.
Bruno Peres 6: Offensivo. Non demorde davvero mai il brasiliano. Si fa trovare pronto sulla fascia, più in proposizione che in copertura. La sfida con Lulic è davvero ad armi pari e spesso la spunta il brasiliano, grazie ad una rapidità importante. Qualche sbavatura di troppo in difesa, ma il reparto lo aiuta.
Vives 5,5: Anonimo. Il centrocampo granata non gira come dovrebbe e questo si ripercuote sulla prestazione dell'afragolese, che non riesce a creare come dovrebbe.
Benassi 5: Tremendo. Dove sei, Marco? Le partite procedono e Benassi sembra non riuscire a trovare il suo posto nel trittico tattico granata. Spesso in ritardo, non riesce ne a creare ne a coprire efficacemente, tanto che viene costretto a un fallo forse troppo veemente da la punizione del vantaggio a Biglia. La crescita ormai non regge più: sarebbe ora di "rimandarlo"? (63' Amauri 5,5: Statico. Dopo la buona prestazione contro il modesto Helsinki, si ritorna alle "vecchie abitudini".)
Sanchez Miño 5.5: Intermittente. Perde il pallone sull'azione che porta alla punizione di biglia, ma al contempo coglie bene Farnerud, anche se aiutato da Ciani. Queste sono le due facce di una prestazione tra l'anonimo e il pienamente sufficiente, tra la giocata pregevole ed alcuni, nonché prolungati, blackout tecnici. Servirebbe più costanza.
Darmian 6: Abituale. Cosa dire di Matteo? Sempre le "solite". Quanto corsa, quanta profondità, quanta abnegazione. Una partita completa, senza squilli ma non anonima, al servizio di una squadra che si affida a lui per dare significato al gioco.
Farnerud 6,5: Rieccolo. Da un rientro (inaspettato) dopo 6 mesi c'era davvero poco da aspettarsi. Invece, la prestazione dello svedese non è affatto opaca, anzi. Cerca di dar peso alla manovra offensiva, ed anche se non riesce ad incidere in ogni caso, riesce sempre a farsi vedere, anche quando serve di più: Ciani lo "cerca" e Farnerud non ha problemi a insaccare sull'errore del laziale. Ha qualche remotissima colpa su gol di Biglia, visto che è l'unico che non salta in barriera. (78' Ruben Perez SV)
Quagliarella 6: Fermato. L''attacco granata oggi è solo lui e la Lazio lo sa. Il raddoppio di marcatura è costante, ma l'ex Napoli riesce in ogni caso a graffiare, ma non a ferire, i biancocelesti. (88' Barreto SV)