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Le vostre lettere, l'intervista al CCTC

di Marina Beccuti

Ho letto le considerazioni della portavoce del CCTC ed ho inteso che la contestazione si fa per 3 ragioni fondamentali:
1. il fallimento sportivo della gestione di tutte le passate stagioni
2. per emulazione dei tifosi del Manchester United che contestano Glazer che li ha
ridotti sul lastrico
3. come forma di espressione critica da parte di qualcuno che assista ad uno
spettacolo che non piace.

Tralasciando la seconda, che più che altro è una mia provocazione per evidenziare la pochezza del “progetto” di contestazione, e la terza che si può risolvere con il sistema del “telecomando” (se non mi piace lo spettacolo non “meno” il tenore, disapprovo civilmente e la volta successiva cambio canale) passo ad analizzare la principale.

La prima è in realtà l’unica motivazione seria ed in parte condivisibile, anche se è contestabile l’assolutezza dell’affermazione TUTTE le stagioni della gestione Cairo. Risulta evidente che la prima stagione non fu per nulla fallimentare, anzi, probabilmente si tornò in Serie A troppo presto ma con il senno di poi sono tutti bravi ad azzeccare le mosse giuste. Certo la voglia di protagonismo è stata eccessiva da parte di Cairo, così come la smania di trovare la “furbata” giusta avvalendosi per esempio della collaborazione
di Antonelli (ex procuratore) che certamente gli ha attirato più di una antipatia da parte dell’ambiente.


Altrettanto deleterio è stato il vorticoso ricambio di Direttori Sportivi ed allenatori mediocri, e la ricerca affannosa della “ciliegina” di mercato, ma chi mai avrebbe potuto prevedere che Recoba si sarebbe dimostrato un ex-giocatore, che Di Michele avrebbe azzeccato una partita in due stagioni (guarda caso contro il Palermo), che Foschi non avrebbe azzeccato una sola mossa di mercato proprio con noi? Penso che l’acquisto di alcuni giocatori e l’arrivo di Rinone possano essere ridotti alla stregua di errori imponderabili o non facilmente prevedibili, gli altri diversamente si sono indubbiamente rivelati molto gravi.

Quello che è singolare però è che la contestazione riesploda fragorosamente a luglio nonostante fin da gennaio il Presidente abbia dimostrato un cambio di rotta evidente,con apparizioni ed esternazioni sempre più rare, con una composizione Societaria finalmente completa e coerente, con una gestione tecnica che perla prima volta pretende, ed la momento ottiene, giocatori adatti agli schemi e “insegna” calcio negli allenamenti (stando ai report degli inviati delle varie testate granata), questo francamente stride e fa pensare che la contestazione quasi si voglia anticipare per paura di non poterla portare avanti a stagione avviata e di
fronte a risultati (speriamo) positivi.

Vorrei inoltre ritornare sulla vicenda Torino-Grosseto, a mio modo di vedere molto rappresentativa della diversa percezione dello stesso evento che hanno persone differenti. Io sono regolarmente entrato e come me almeno altre 6000 persone, compresi parecchi curvaioli, sia della Maratona, sia della Primavera. Devo riconoscere onestamente che è sicuramente mancato il supporto rumoroso della curva, ma d’altra parte nessuno ha fischiato la lettura della formazione ospite, nessuno ha tenuto a precisare che “tifosi che ci picchiano non ce ne sono più” o che “il sangue scorrerà nella fossa degli ultrà” (slogan stra-datati e anacronistici riferibili agli anni ’70 ed oggi, fortunatamente, ormai privi di ogni significato), nessuno ha ricordato il mestiere della madre alle forze dell’ordine o fatto scoppiare bombe carta.


Semplicemente di tanto in tanto si sollevava dapprima timidamente e poi sempre più forte il grido Toro –Toro e, guarda caso, per la prima volta tra le mura domestiche la squadra, pur in svantaggio inizialmente, in assenza di contestazioni ha saputo reagire ed arrivare ad una vittoria rotonda. E nessuno dei 6000 presenti si è sognato di rivendicare la paternità della vittoria con comunicati ufficiali o quant’altro.

Credo di essermi dilungato anche troppo, mi scuso per questo e termino con l’invito di evitare da parte di chicchessia di ritenersi l’unico depositario del sapere Granata e rappresentativo del pensiero di un milione di persone, rappresentandone direttamente in realtà ben meno del 1per cento anche se molto rumorosamente.

Un saluto affettuoso a tutti i fratelli granata, anche a quelli che sostengono posizioni diverse dalle mie.

 

Lettera firmata


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