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Lerda meglio di Benitez

di Marina Beccuti

L'ennesima batosta dell'Inter, questa volta la figuraccia, quella che non aveva mai fatto secondo il suo mister, è avvenuta in Champions League, ci ha fatto venire in mente un confronto con Lerda, ovviamente con tutte le differenze del caso. Non è mai facile prendere una squadra per la prima volta e avere subito successo. Ci sta riuscendo Allegri con il Milan, ha fatto fatica Mihajlovic con la Fiorentina (oggi anch'egli in ripresa) e così è successo a Lerda, che è partito con due sconfitte consecutive. Dopo che il mister granata è stato sulla graticola, con il rischio esonero dietro alle spalle, è riuscito a trovare la quadratura del gioco inventandosi un reparto offensivo senza punti di riferimento in assenza di Bianchi. Qui si è giocata la rinnovata fiducia della società, ha portato il Toro a conseguire sette risultati utili consecutivi, arrivando anche a giocare del buon calcio. Al punto che nella partita di cartello contro il Siena, all'Olimpico sono arrivati 15mila spettatori, nonostante il freddo e l'orario strambo delle 12,30.

Cairo questa volta non ha agito d'impulso, ma ha ragionato e adesso si stanno raccogliendo i frutti. Il Torino deve cercare di segnare di più, di chiudere la partita prima che il risultato venga rimesso in discussione, ma la mano di Lerda si vede e la sua flemma gli ha sempre consentito finora di rimanere concentrato sul pezzo, senza mai perdersi d'animo. In pratica è riuscito a prendere in mano la squadra prima che ci sia riuscito Benitez con l'Inter. Inoltre è piaciuta la grinta del mister domenica, che non ha avuto peli sulla lingua a denunciare un arbitraggio pessimo. Segno che non gli manca il carattere, anche se ben mascherato dal suo lavorare in punta di piedi, quasi timoroso di mettersi in mostra. 


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