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Maratona, Primavera e CCTC: lettera aperta a Cairo

di Marina Beccuti

Lo sappiamo Presidente.
Lei è quello che mette i soldi, lei è quello che decide.
Queste risposte, ormai, le conosciamo.
Ma noi ci mettiamo la faccia, ogni santo giorno. E il cuore.
Abbiamo provato in ogni modo a dirglielo, ma non c’è stato verso. Ora basta!
Non è tanto, o solo, la questione sportiva, abbiamo fatto tanti anni di B ultimamente, siamo
temprati anche a questo. Ma non è qui il problema.
Il problema è ben più grande e ben più a monte. Da un lato ci ha persino fatto piacere conoscere il
suo punto di vista riguardo ai meriti pregressi, al fatto che non possano essere utilizzati come
scudo. Ci ha fatto piacere perché, siamo certi, riterrà valida questa affermazione anche per lei
stesso, pertanto potremo essere un po’ più tranquilli se sosteniamo che aver salvato il Toro, sia
importante ma non possa essere considerato un salvacondotto a vita.
Abbiamo accettato di buon grado la società snella dei primi mesi, era il tempo del decisionismo.
Sempre di buon grado abbiamo accettato un settore giovanile traballante, la mancanza di dirigenti
stabili, l’inesperienza.
Questo andava bene all’inizio, ma ora la situazione è cambiata. Profondamente.
Non possiamo accettare continui cambi tecnici, cinque ed un sesto in attesa, in meno di tre anni.
Che lo spogliatoio sia sempre abbandonato a se stesso e finisca per cadere in contorcimenti
devastanti. Che i tecnici, tutti, vengano considerati condottieri valorosi se le cose vanno bene e
abbandonati al loro destino appena la situazione cambia. Che i giocatori non siano mai tutelati, dai
media, dai tifosi, da loro stessi.
Infine non possiamo accettare di essere utilizzati, ancora noi tifosi, come cerberi mangiallenatori
destinati ad assumersi le responsabilità di ogni cambio tecnico, troppo spesso imputato alla
volontà della piazza.
Viviamo ogni giorno sulla nostra pelle questa situazione, come sempre abbiamo fatto, siamo pronti
a prenderci le nostre responsabilità. Ma a lei Presidente chiediamo, questa volta in modo non
velato, di prendere le sue, tutte.
Le chiediamo un confronto, destinato certo, a costruire e non a distruggere, le chiediamo di voler
finalmente mettere insieme una società adeguata, a intraprendere una strada e portarla avanti.
Lei ci mette i soldi, è vero, ma permetta a noi di poterci mettere ancora il cuore, senza vergogne.


Torino, 5 dicembre 2008


Curva Maratona


Curva Primavera


Centro Coordinamento Toro Clubs


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