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Mercato concluso, pensiamo alla salvezza, altro che…

di Marina Beccuti
Fonte: Flavio Bacile per TorinoGranata

Si chiude il mercato senza quel colpo che tutti i tifosi granata aspettavano, un vero peccato perché il non aver voluto osare, crea più rammarichi che certezze. Per quanto mi attiene il mercato del Toro è molto meno positivo di quanto qualcuno voglia, chissà poi perché, farci credere. Manca e mancherà fino a gennaio, qualcuno dice anche oltre, la punta che possa dare una svolta in attacco, cosi come manca l’uomo d’ordine a centrocampo, e se mi permettete anche il portiere. In poche parole, mancano insieme al libero o centrale che sia, quelli che fino a dieci anni fa erano ritenuti, a ragione, è ovvio, tre dei quattro cardini fondamentali per costruire una squadra, portiere, mediano, e centravanti. Ora è vero che il calcio è cambiato, mica tanto per dirla tutta, ma facciamo finta di crederci, è che quindi le priorità possano essere altre.

Quali, non è dato saperlo.

Tornando al Toro, partendo dal portiere, mi sento di sostenere che Padelli può tranquillamente fare il titolare per tutta la stagione, ma la stessa cosa vale per quasi tutti gli estremi difensori della cadetteria, e per molti altri che nella massima serie partono dalla panchina. Insomma non basta vestirsi di granata per diventare migliori, bisogna dimostrarlo sul campo. Speriamo che alla fine dimostri di essere il miglior acquisto della stagione. Insomma se non fosse arrivato Padelli, ma mister x, le conclusioni sarebbero state le stesse, salvo che non si fosse deciso di puntare su un portiere d’esperienza oppure su un giovane con grandi doti da affinare. Non mi scandalizza l’arrivo di Berni, serviva un terzo per completare la rosa, lo si è preso al minor costo possibile.

Discorso centrocampo. Passando da un centrocampo a due ad uno a tre servivano degli innesti, almeno per aumentare il numero dei giocatori arruolabili, chiaro che con quattro giocatori, Vives, Brighi, Basha, e Gazzi, era impossibile, anche solo pensare di poter affrontare tutto il campionato. Sulla qualità dei nuovi arrivi non voglio mettere bocca, o meglio, quello che mi piace di più è sempre restato in panca nelle prime due di campionato. Vero è, che quest’estate, qualcuno, che penso conti nel Toro, aveva parlato della necessità di trovare un uomo d’ordine, e si erano fatti alcuni nomi. Il fatto che si sia dovuto adattare Vives a quel ruolo, che credo non abbia mai fatto il regista arretrato se non in caso d’estrema necessità, non segna un punto a favore di Petrachi. Che poi Vives possa anche giocarci in quel ruolo è tutto un altro discorso. Potrebbero farlo anche Brighi, Gazzi, Farnerud, Bellomo, e con un pochino di fantasia anche Basha.

Ma il vero tallone d’Achille di questa squadra risiede proprio nell’attacco, c’è poco da discutere. Si è voluto, a questo punto penso anche deliberatamente fare a meno di un bomber, e non parlo di Bianchi, che non piaceva più, credo a Ventura, ma proprio di un giocatore che ha una certa dimestichezza con il gol. Immobile che ha fatto bene in B con Zeman, ma quanti attaccanti hanno fatto bene con il boemo in panchina, deve prima adattarsi al Toro, e trovare magari una posizione che gli permetta di battere a rete con maggiore frequenza. I numeri e il carattere depongono a suo favore. Cerci da punta o da seconda punta se preferite, è un’incognita. Non tragga in errore il gol contro il Sassuolo, da circa 20 minuti era tornato nella sua posizione naturale, quella cioè, che gli ha permesso di conquistare la nazionale. Meggiorini, Barreto e Larrondo non hanno un pedigree tale da potersi annoverare come bomber, possono anche giocare bene, me lo auguro, ma vederli in cima alla classifica cannonieri è tutt’altra cosa. Chiaro che se segnano 30 gol e la vincono sono il primo a gioire. Una domanda, quando torna Barreto, giocatore fondamentale per il gioco di Ventura, almeno cosi si diceva, si cambia modulo, oppure uno tra Immobile e Cerci si siederà in panchina?

Alla fine sono andati via il più talentuoso centrale presente in rosa, il miglior portiere presente in rosa, e si spera che in qualche modo la giustizia sportiva lo restituisca al Toro, ed il miglior marcatore della passata stagione. Cerci è rimasto, ma lui non c'entra niente, era già al Toro lo scorso campionato, almeno se dobbiamo fare il confronto con la squadra della passata stagione.

Sono arrivati, oltre a quelli già citati, due centrali d’esperienza, un giovane di cui si dice un gran bene, sempre come centrale difensivo, ma la stessa cosa si diceva di Bakic di questi tempi e di Menga a gennaio, ed un esterno sinistro di buona caratura.

Pensare che si possa lottare per la parte sinistra della classifica mi sembra troppo, meglio pensare a salvarsi.

 


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