Mihajlovic all'attacco sul mercato, il mister categorico sul fatto che servono altri rinforzi
Sembrava quasi chiuso il mercato in entrata del Toro, al netto di possibili uscite chiaramente. La cessione di Bruno Peres avrebbe portato sicuramente ad un sostituto per esempio, ma in linea di massima (magari una mezz'ala con le caratteristiche di un Kucka) la rosa sembrava fatta e gli ultimi giorni di trattative utili per piazzare gli esuberi. Invece nel post amichevole con l'Hull City, il tecnico Mihajlovic ha rilanciato pesantemente, chiedendo rinforzi e specificando anche le zone del campo in cui necessita di innesti: "Servono ancora un regista, un centrale difensivo veloce e da valutare il capitolo terzini".
Parole importanti quelle dell'allenatore serbo, dettate in parte dagli infortuni patiti nella gara odierna, ma che sembrerebbero anche uno sfogo verso un mercato che non lo ha ancora soddisfatto. Se lo stiramento di Zappacosta e il protrarsi dei problemi fisici di Avelar e tattici di Peres ("Ha ancora tanto da imparare in fase difensiva" sono stati presi ad esempio da Mihajlovic parlando dei terzini da valutare, la richiesta di un altro regista è un po' un fulmine a ciel sereno: "Tachtsidis lo abbiamo preso perchè serviva un regista e lui conosceva l'ambiente, ma ci serve un altro innesto. Lukic ha personalità ed è versatile, può fare tutti i ruoli a centrocampo, ma è acerbo deve maturare. Il campionato italiano è ben diverso da quello serbo". In sostanza, se non è stato bocciato il mercato dei centrocampisti, poco ci manca. Perchè la società con Tachtsidis e il giovane, ma promettente Lukic pensava di aver risolto il rebus in cabina di regia e di averlo fatto a pieno voti, consegnando al tecnico un centrale di esperienza nel fiore degli anni e un ragazzo con tanto da imparare, ma con qualità già evidenti. Invece ci sarà da lavorare ancora, iniziando dalle cessioni perchè a questo punto qualcuno verrà tagliato e, se come è giusto vanno ascoltate le indicazioni del tecnico, qualcun altro dovrà per forza arrivare.
Capitolo difesa. Ceduto un pezzo pregiato come l'ex capitano Glik, il buco in mezzo è stato tappato dal giovane Ajeti, già forgiato da esperienza internazionale. Inoltre rispetto alla rosa degli anni passati un centrale difensivo in meno era prevedibile visto il passaggio alla difesa a quattro. Invece Mihajlovic ha richiesto un altro difensore, con precise indicazioni: deve essere un centrale veloce. Nessun nome simile ha ancora fatto capolino tra le trattative del Toro e questo è strano; a meno di colpi in canna a sorpresa come il Ds Petrachi ha abituato a fare.
Non tutto è stato un male però, il tecnico ha avuto parole di elogio per Boyè ad esempio "MI dà garanzie, si impegna sempre al massimo" o sulla prestazione odierna "Mi è piaciuto il pressing e la voglia di dare il massimo, cosa a cui puntiamo in questo campionato“.
Una cosa è certa: chi si aspettava un tranquillo agosto in fase mercatara non ha fatto i conti con Mihajlovic, che è stato il primo a metterci la faccia parlando pubblicamente di ambizioni europee ("entro due anni, ma ci proveremo già questa stagione") desidera un organico che gli consenta di mantenere la parola data.