MOURINHO ha capito tutto
Domenica arriverà all’Olimpico l’Inter targata Mourinho e ci sarà molta attenzione sulla squadra nerazzurra che, udite, udite, per la prima volta affronterà il Torino ad armi pari, almeno a livello di punti in classifica. Prima o poi De Biasi sogna il colpaccio e vorrebbe fare lo sgambetto proprio alla “sua” Inter, squadra che l’ha cresciuto calcisticamente e che gli è rimasta nel cuore, anche se il Toro ora gli ha preso un bel posticino nei suoi pensieri. Senza falsità, la differenza tra l’Inter ed il Toro è quella di una MotoGp rispetto ad una 125, basta guardare i nomi che scenderanno in campo per farsi un’idea, ma spesso la storia o leggenda che sia di Davide e Golia si ripresenta, quando il pesce piccolo con l’astuzia riesce a dominare il pescecane. Dunque De Biasi, che questa settimana non lascia nulla al caso, studierà la maniera migliore per imbrigliare la squadra di Mou, nome sdolcinato dentro ad un uomo dalla corazza forte e anche un po’ troppo spregiudicata in certe occasioni. Da venerdì gli allenamenti in casa granata saranno rigorosamente a porte chiuse per evitare spionaggi alla Tavaroli, ops, da parte di Mourinho.
L’Inter in Champions ha battuto i greci del Panathinaikos per 0-2, ma ha faticato parecchio ad imporre la sua maggiore qualità tecnica, per un gioco che ancora non è spumeggiante come ci si può aspettare dai giocatori in campo. La nota più positiva, quella che può far tremare maggiormente la difesa granata, è il ritorno prepotente al gol di Adriano. L’Imperatore sembra tornato rigenerato dalla mezza stagione giocata al San Paolo e come Mou l’ha mandato in campo, il brasiliano ha risposto nel suo solito modo: segnando un gran gol di potenza e velocità, come la sua stazza impone, vero fenomeno naturale. Un pericolo in più per la porta di Sereni, ma non è detto che Adriano giochi dall’inizio.
A proposito di Mourinho, non c’è che dire, lo Special One ha parecchia dialettica e sta già assaggiando le polemiche nostrane. Il siparietto con Lo Monaco, dai toni piuttosto discutibili, sta andando verso la farsa e la barzelletta. L’ad del Catania ha chiarito che la sua “bastonata in mezzo ai denti”, è una “inflessione dialettale”, che in pratica serve a dire ad una persona di stare zitta. Il metodo appare minaccioso, ma bisogna entrare nella mentalità siciliana per minimizzare, peccato che certe battute riportano a certi metodi poco democratici che nessuno è ancora riuscito ad estirpare. Ma Mou non se l’è certo fatta sotto, rispondendo: “Ma chi è questo Lo Monaco? Io conosco il Gran Premio di Monaco, quello di Montecarlo (che poi è lo stesso del primo), il Bayern Monaco e il monaco tibetano”. Allora, visto che il Ministro La Russa si è offerto di fare da paciere, l’incontro può avvenire in un monastero in Tibet. Chissà che tra un mantra e l’altro la filosofia del buonsenso trovi la sua vittoria (vale anche per La Russa). Però attento Mou alle battute sul Toro, De Biasi a livello dialettico non è secondo a nessuno, soprattutto se qualcuno dovesse mancare di rispetto al Toro. Mourinho è avvertito e in Portogallo sanno cos’è il Grande Torino molto bene.