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Ogbonna come tutti sbaglia, ma certi commenti sono eccessivi

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Si sa che il confine fra amore e odio spesso è molto labile e si sa anche che è umano auto-proteggersi mettendo della distanza da ciò che si desidera se c’è la possibilità che l’oggetto o, come in questo caso, il soggetto delle proprie attenzioni affettive possa a breve allontanarsi, come potrebbe capitare a Ogbonna alla fine di questo campionato. A prescindere da quello che avverrà diciamo che è alquanto curioso leggere certi commenti sul vice capitano. E’ giusto che Ogbonna, come qualunque altro giocatore, riceva critiche negative se commette errori durante una partita o se la sua prestazione non è positiva, ma di qui ad augurarsi che venga tenuto da ora in avanti in panchina o a bollarlo come giocatore mercenario, solo perché a lui sono interessate altre società fra cui la Juventus, come stanno facendo alcuni tifosi, tutto da stabilire se siano veramente tali, ce ne corre e molto.

Senza nulla togliere a Rodriguez sul quale non c’è ombra di dubbio che quando ha sostituito Angelo ha giocato bene e ha contribuito a portare il Torino a un passo dalla salvezza e sicuramente lo farà ancora già domenica, visto che Ogbonna sarà squalificato per il rosso rimediato a Cagliari, non si può dimenticare il valore tecnico del vice capitano. Se quest’anno Ogbonna finora non ha potuto giocare ad alti livelli è dovuto al fatto che ha avuto problemi fisici (un particolare tipo di ernia inguinale) la cui causa all’inizio non era stata individuata e che alla fine lo hanno portato a dover subire un’operazione che lo ha tenuto per parecchio tempo lontano dal campo e che in precedenza ne avevano condizionato le prestazioni. E’ chiaro quindi che seppur guarito non abbia ancora quella brillantezza nel gesto atletico che lo ha portato ad essere nel giro della Nazionale e ci vorrà ancora un po’ di tempo per vederlo giocare come lui sa.

Nei giudizi su Ogbonna deve essere valutato tutto, non si può solo far pesare il fatto che potrebbe non più indossare la maglia granata perché è bravo e lo vogliono club che ambiscono a traguardi decisamente superiori a quelli del Torino. E’ normale che un calciatore di valore, per giunta ancora giovane, dopo anni che è stato in una squadra che ha vivacchiato fra A e B ambisca a giocare in una società che gli permetta di vincere qualche trofeo, di questo non si può fargliene una colpa perché si tratta di sana ambizione. Ogbonna è un patrimonio del Torino e non deve essere svalutato, si allena seriamente e da persona intelligente rianalizzerà la sua gara a Cagliari e saprà trarne insegnamento e una volta scontata la squalifica, per il rosso diretto per il fallo commesso su Pinilla, dovrà tornare a essere il baluardo che è sempre stato della difesa del Torino. Lo aspetta la sua squadra che è vicina alla salvezza, ma non l’ha ancora raggiunta matematicamente e lo attende anche la Nazionale. La stragrande maggioranza dei tifosi del Toro sono con lui e chi lo critica ferocemente provi a riflettere e pensi a chi può tornare veramente utile l’esistenza di un ambiente non del tutto favorevole intorno a Ogbonna. Al Torino sicuramente no e il vero tifoso vuole solo ed esclusivamente il bene della sua squadra.


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