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Pagelle granata, il sei a Bianchi

di Marina Beccuti

Mi preme rispondere a chi mi ha criticata per il sei dato a Bianchi, dove tra l'altro non sono stata l'unica a concederlo (La Stampa: dal 28' st Bianchi 6: si sbatte, doveva entrare prima). L'attaccante granata è entrato al 28' giocando così circa 21 minuti, considerando i quattro di recupero. Per cui c'è stata una situazione in cui si poteva dare un giudizio e non un senza voto. Bianchi, al 43', ha fatto una sgroppata sulla fascia, saltando l'uomo e tenendo la palla in campo, reso difficile dalla neve e dalle zolle che saltavano. Questa azione mi ha convinta sul voto della sufficienza. La critica che ho addossato a Ventura di non averlo fatto giocare prima, era semplicemente dettata dal fatto che, a mio parere, su un campo allentato e scivoloso era meglio far giocare un attaccante "fisico", un ariete, piuttosto che giocatori più fragili fisicamente, che rischiavano di non stare in piedi, potendo giocare anche meglio le palle aeree. Inoltre Bianchi non era stato influenzato mentre Meggiorini e Stevanovic erano convalescenti. Con ciò rispetto le scelte di Ventura perchè è lui che conosce meglio di tutti la situazione dei suoi giocatori. Possiamo concordare che il campo orrendo (niente a che vedere con quello dello Juventus Stadium, perfetto ieri sera sotto una neve incessante) e il grave errore dell'arbitro, che non ha concesso il rigore per il fallo su Meggiorini di Bressan (che andava espulso), hanno di fatto alterato il risultato della partita, anche se il Torino non è esente da colpe, non sul gioco, ma sulla mancanza di lucidità sotto rete.


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