Per il Filadelfia un passo avanti dalla Regione Piemonte
La Giunta regionale del Piemonte, ieri, ha approvato la delibera che recepisce lo Statuto della Fondazione Stadio Filadelfia. Questo è un ulteriore passo in avanti dopo che il dieci novembre scorso era stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il concorso d’idee per ricostruire lo stadio del Grande Torino. Certo siamo ancora ben lontani dal vedere l’apertura del cantiere, però tutti questi atti sono necessari e fondamentali perché si passi dalle parole ai fatti.
Recepire lo statuto della fondazione vuol dire permettere alla stessa di agire con piena legittimità, in quanto può procedere alla definitiva formazione del consiglio di amministrazione e del collegio dei revisori. Il consiglio d’amministrazione è l’organo collegiale che gestisce tutte le attività e il collegio dei revisori è l’organo interno di vigilanza che ha il compito di garantire che l'attività amministrativa sia conforme agli obiettivi stabiliti dalla legge in materia di regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione, esprimendo pareri vincolanti sulla proposta di bilancio di previsione, sui documenti allegati e sulle variazioni. Dai compiti di questi due organi, anche se non si è degli esperti, si capisce che hanno funzioni fondamentali in vista dell’obiettivo finale.
L’aver recepito lo statuto permette anche l’iscrizione della Fondazione nell’apposito registro regionale che le garantisce l’acquisizione definitiva della personalità giuridica. Tradotto per i non addetti ai lavori significa che la Fondazione diventa titolare di diritti e obblighi avendo l'autonomia patrimoniale, ovvero garantendo a favore dei creditori la separazione delle vicende del suo patrimonio da quelle del patrimonio personale dei suoi membri. Una volta che la Fondazione sarà iscritta nel registro regionale potrà ricevere donazioni e fare atti formali.
La volontà comune già espressa a più riprese da: Comune di Torino, Regione Piemonte, Torino Fc, Credito Sportivo e rappresentanti dei tifosi deve continuare ad agire compatta, in modo da accelerare il più possibile l’iter che porterà prima all’apertura del cantiere e poi, nei tempi che saranno previsti all’inaugurazione, della nuova casa del Toro. Casa che comprenderà un centro sportivo dotato di due campi regolamentari con tribune che possano ospitare almeno 3500 tifosi e gli spazi adeguati per il museo e per gli uffici della società granata. I tifosi del Toro e i cittadini che vanno a votare e pagano le tasse vigileranno affinché l’inaugurazione del Fila avvenga al più presto perché dal fatidico 10 aprile 1998, infausto giorno che vide lo stadio del Grande Torino raso al suolo, ad oggi sono passati 5247 giorni, troppi.