.

Quando il minuto di silenzio diventa ipocrisia

di Marina Beccuti

Ci sono stati parecchi fischi durante il minuto di raccoglimento per ricordare l'ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, mancato alla fine della scorsa settimana. Tra i quali sono arrivati anche dagli spalti dello Stadio Grande Torino. Una minoranza, perchè in tv non si sono nemmeno sentiti, ma la notizia è stata data e il tifo granata, per colpa di qualcuno, è stato etichettato come becero e maleducato.

Ma è d'uopo interrogarsi se è il caso di fare il minuto di raccoglimento prima dei match sportivi per qualsiasi cosa succeda, perchè la gente non sempre è educata a gestire certe situazioni e quando si tratta di politici è spesso pura ipocrisia, in quanto in Italia, e non solo nel nostro paese, c'è una spaccatura tra il comune cittadino e le istituzioni. Colpa del marciume che sta dilagando, della corruzione, della disonestà di una buona parte della classe dirigente e politica del nostro paese. Di certo Ciampi non è stato uno dei peggiori politici della nostra storia recente, è sembrato onesto e serio rispetto a molti altri, ma il fatto che sia stato un europeista convinto agli occhi di qualcuno è stato dannoso.

Visto che si parla tanto di libertà, come fare vignette satiriche di dubbio gusto, ma se vengono censurate si urla alla dittatura, allora è anche giusto accettare i fischi durante una commemorazione, è una scelta, anche se deprecabile, di libertà. Di certo per le vittime del terremoto nessuno ha fischiato, ma c'è stato silenzio totale. Un motivo ci sarà. E i tifosi del Toro hanno sempre dimostrato grande solidarietà quando è stata ora di rimboccarsi le maniche per qualche iniziativa benefica. Non per niente stanno raccogliendo fondi per le zone terremotate. Non hanno fatto onore al tifo granata quei fischi, ma si sa che lo stadio non è un posto per intellettuali raffinati.


Altre notizie
PUBBLICITÀ