Rolandinho merita qualche cross in più
Gian Pietro Bossina
Appena rientrato dalla squalifica nella “buia” trasferta di Padova, il capitano è il giocatore più atteso per la sfida di sabato pomeriggio contro il Pescara di Zeman. Ormai alla quarta stagione in maglia granata, due delle quali con la fascia al braccio, Bianchi è riuscito a conquistare l’affetto e la stima del popolo torinista a suon di gol. Quest’anno nonostante le cinque reti messe a segno, quattro delle quali decisive ai fini del risultato, sembra non essere ancora perfettamente a proprio agio all’interno degli schemi di Ventura. L’impegno che Rolando sta mettendo nel cercare di assimilare le direttive dell’allenatore è indiscutibile ed evidente, ma la domanda che sorge spontanea è: visto che si ha in rosa il centravanti più forte della serie B nel gioco aereo e che i difensori della serie cadetta molte volte non sanno che pesci prendere, perché non sfruttarlo meglio con qualche cross in più? Certo Stevanovic ed Antenucci, che attualmente sono gli stabili inquilini delle fasce, non sono propriamente dei crossatori, ma comunque hanno le qualità tecniche per tentarne qualcuno in più. E’ altresì vero che Guberti e Surraco, che nei piani della società sarebbero dovuti essere i due esterni titolari, sono stati tolti dai giochi dai rispettivi infortuni. Sicuramente la loro presenza, soprattutto quella dell’ex sampdoriano, avrebbe garantito più rifornimenti per le punte.
In attesa di questi due recuperi mister Ventura potrà comunque contare sulla ritrovata verve di Verdi, sulla voglia di riscatto del giovane Odu e dell’esperto Pagano oltre che sul già citato Stevanovic. Come dimostrato dal travagliato secondo tempo di Padova la coppia formata proprio dal giovane ex interista e da Verdi sembra essere al momento quella più in palla, in grado sia di andare alla conclusione che di innescare il micidiale gioco aereo del capitano. Rolando non aspetta altro, i gol contro Verona e Juve Stabia ne sono l’evidente dimostrazione.