.

Rolando Bianchi: "Nelle mie vene scorre sangue granata"

di Alex Bembi

Intervista che toccherà sicuramentele corde di tutti i cuori granata, quella rilasciata dall'ex capitano del Toro Rolando Bianchi al sito gianlucadimarzio.com. L'attaccante del Perugia, appena tornato dall'esperienza in Spagna, ha parlato di sè stesso, dei suoi esordi e tanto di Toro: "Nelle mie vene scorre sangue granata. A Torino ho lasciato il cuore, sentivo la Curva Maratona cantare e tremavo. E’ una piazza unica, io sono granata al 101% e quando mi sono tolto quella maglia lì, mi sono tolto l’anima. Ci sono stato male, ci ho sofferto perché io amo il Torino alla follia. Torino è storia e passione. E’ sangue e sudore. Lì non conta se sei Maradona, conta dare tutto in campo".

La voce è commossa, ma Rolando riesce a raccontare anche i primi momenti bui: "Quando sono arrivato in granata, i capi-ultrà mi fischiarono subito, al primo allenamento. Non gli era andata giù il fatto che l’anno prima avessi scelto la Lazio e non il Toro. Così, Jimmy Fontana mi chiama e mi dice, ‘vacci a parlare’. Subito. ‘Rolando noi quella cosa lì ce la siamo legata al dito, ora devi partire da zero e conquistare tutti’. Ci sono riuscito io e ci sono riusciti loro. La persona che più di ogni altra mi ha fatto amare il Toro è ‘Tony il Magazziniere’. Mi ha fatto capire cosa vuol dire vestire la maglia granata”.

Ora Rolly corre e segna per il Grifone perugino, convinto dal presidente Santopadre ad abbandonare Maiorca e la serie B spagnola per rimettersi in gioco in Italia. Dalla nostra redazione non può che alzarsi il più grande degli in bocca al lupo per un cuore granata come Bianchi.

 


Altre notizie
PUBBLICITÀ