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Santana, un Toro a ritmo di tango

di Marina Beccuti
Fonte: Roberto Fadda per TorinoGranata

Il mercato del Torino vive un momento delicatissimo  tra difficoltà nel chiudere trattative infinite con le altre società e giocatori che svaniscono in un attimo, giorno dopo giorno.  Mister Ventura invoca a gran voce gli acquisti promessi da chi comanda, ma purtroppo per lui e soprattutto per i tifosi si fa fatica oggi a scorgere la luce alla fine del tunnel.  Una speranza può essere forse rappresentata dall’arrivo di Santana,  un rinforzo per le corsie esterne granata desolatamente vuote di giocatori da serie A, fatta eccezione per Stevanovic  non ancora pronto dopo guai fisici.
Infortuni che però hanno condizionato pure la carriera dell’ala argentina nata a Comodoro Rivadavia nel 1981. Cresciuto nel settore giovanile del San Lorenzo farà il suo esordio in prima squadra nel 1999/2000. Dopo tre campionati argentini passa al Venezia dove inizia la sua carriera italiana. Dopo Venezia e solo 4 partite per Santana c’è l’occasione  Palermo e Zamparini lo porta con se in Sicilia. Nella stagione 2002/2003 il centrocampista è protagonista di un buon torneo cadetto con la maglia rosanero  totalizzando 33 apparizioni  con tre realizzazioni. Alla fine di quella stagione Santana torna in Veneto ma sta volta per giocare in prestito nel Chievo. Del Neri lo utilizza subito e ne esalta le doti nel suo 442 segnando 4 gol in 28 gare. A culmine della brillante stagione clivense arriva per l’esterno ex San Lorenzo la convocazione nella nazionale argentina. Terminato il prestito l’ala torna a Palermo e disputerà due stagioni discrete (58 presenze, 3 reti) caratterizzate da una certa mancanza di continuità che ne impedisce l’esplosione ad altissimi livelli. Nel marzo 2006 durante una partita di Uefa si infortuna seriamente procurandosi la frattura di una vertebra lombare e starà lontano dal terreno di gioco per due mesi e soprattutto perderà  la possibilità di disputare i mondiali con l’Argentina. Niente coppa del mondo  ma una  nuova squadra.  Corvino l’acquista nel 2006 e Santana diventa un nuovo giocatore della Fiorentina. Purtroppo il suo esordio in maglia viola è sfortunatissimo e passa dalla gioia per il gol siglato contro il Giarre al dolore ed alla tristezza per un problema al retto femorale  che lo terrà lontano dal prato verde per parecchi mesi. Tornato a disposizione di Prandelli è nuovamente  perseguitato da altri numerosi infortuni , problemi alla tibia ed ai legamenti del ginocchio. In viola Santana  gioca cinque campionati raggiungendo 108 presenze e segnando 15 gol. Nell’estate 2011 si trasferisce a parametro zero a Napoli e dopo solo 8 presenze a gennaio si trasferisce al Cesena dove conclude il campionato 2011/2012 con tre realizzazioni messe a segno in 16 apparizioni.
Santana è un’ ala classica, contraddistinta da qualità tecniche e abilità nel saltare l’avversario sull’out per garantire quella superiorità in fase offensiva che in serie A è fondamentale. Capace di sfornare assist e cross pennellati dalle corsie esterne, l’argentino può essere impiegato anche come traquartista dietro le punte in caso di necessità. L’incognità più grande rimane la sua tenuta fisica, minata dai tanti infortuni avuti in carriera. Inoltre la continuità non è mai stata la sua dote principale ma Ventura saprà come valorizzarne le qualità , sfruttando le caratteristiche offensive del l’ex-viola ,il primo di un manipolo di esterni di qualità che dovranno ancora arrivare per il Torino 2012/2013. Ventura e i tifosi meritano che le promesse fatte in sede di calciomercato si tramutino in realtà e certezze per il bene del Toro.


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