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Se i gemelli del gol diventano tre...

di Alex Bembi

Il Toro di Mihajlovic è una macchina da gol: secondo miglior attacco del campionato, 19 reti realizzate in 9 gare con l’impressionante media di oltre 2 gol a partita. Per tanto ben di Dio, i tifosi possono ringraziare in particolare tre giocatori che da soli hanno messo a segno quasi il 75% di questi gol. Negli ultimi anni non ci sono stati molti giocatori granata che monopolizzavano così tanto le esultanze. Se in principio erano Ciccio e Pupi, per tutti noti come I Gemelli del Gol, in tempi più recenti qualcuno ha avuto l’ardire di ribattezzare come tali Cerci e Immobile, protagonisti assoluti (a suon di reti e assist) della cavalcata che ha riportato il Toro in Europa dopo oltre 20 anni. Privato ormai il titolo della sacralità sancita dal miglior risultato del dopo Superga, con il dovuto rispetto e le dovute proporzioni possiamo accostare l’attuale tridente che scende in campo con la gloriosa maglia granata ai campioni del passato. Ok, nessuno sarà mai come Pulici, però Belotti, Ljajic e Iago Falque si stanno dando un bel da fare per seguirne le orme. La gestazione di quest’ultimo calciomercato ha portato a un parto trigemellare e i tre tenori granata sono secondi solo ai giallorossi Dzeko, Salah e Perotti. I romanisti però hanno giocato di più: senza il lungo infortunio patito da Ljajic, e senza lo stop occorso al Gallo in azzurro, magari le statistiche sarebbero state diverse. Ad ogni modo, poco importa che la difesa subisca ancora tanto; Sinisa, secondo le sue stesse dichiarazioni, si arrabbierà per i gol concessi in maniera inspiegabile presi sui calci da fermo e sui palloni alti, ma i tifosi non sono esigenti come un tecnico. A loro basta fare un gol in più dell’avversario. Una vecchia sigla di Elio e Le Storie Tese stornellava “la gente vuole solo il gol”: da questo punto di vista Belotti, Ljajic e Iago Falque stanno accontentando tutti. 

Alex Bembi


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