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Sensounico, a suon di Toro. Il cielo su Torino

di Marina Beccuti

I Subsonica, gruppo torinese d.o.c., sembra abbiano scritto la canzone “Il cielo su Torino” nel 1999 in previsione della partita che ha visto contrapposti i granata e la Lazio. Tutta colpa di Mister Ventura che decide di schierare due terzini in odore di Nazionale al posto di Masiello che si accomoda in panchina! E siccome il cielo sembra avere un conto sempre aperto col Toro dal 1949, ecco una nevicata siberiana abbattersi alle porte di una  primavera che sembra non volere arrivare.


Ci voleva una partita da uomini per fugare le paure che negli ultimi tre turni iniziavano a palesarsi nella mente di ogni tifoso che sentiva l’odor di beffa ad un passo dal traguardo. E così, anche facilitati dall’espulsione legittima di Ciani, il Toro non si fa prendere dall’affanno o dalla paura di non portare in porto una partita fondamentale.


Proseguiamo il nostro concerto con l’album “Leoni si nasce” del 1984 di Renato Zero da dedicare ad un Brighi che non ha lesinato una goccia di sudore dando qualità e quantità al centrocampo granata sempre e comunque in inferiorità numerica rispetto a quello laziale. Presente a tutto campo, ha conquistato mille palloni e cercato di mettere sempre ordine su un terreno al limite dell’impraticabilità riuscendoci il più delle volte.


Dedichiamo un brano anche a Jonathas: “Ricominciamo”. Ora qualcuno si starà chiedendo il perché della scelta di questo brano. La risposta è semplice: a guardarlo bene il brasiliano ricorda fisiognomicamente il cantate “urlatore”italiano. Ed un urlo l’ha tirato fuori, violento e fortissimo come quello di Adriano (non il centravanti ex Inter) intonatissimo per le orecchie dei tifosi presenti. Oggetto misterioso, poco impegnato da Ventura da quando è a Torino, probabilmente ha segnato il gol più importanti della stagione con un’ottima scelta di tempo, sbloccando la partita su corner (e anche questa è una notizia a Torino).


Diciamo che in questa partita dovremmo allungare la nostra “scaletta” anche per citare un D’Ambrosio superlativo (ma aveva la fascia di capitano che gli dona super poteri), un Rodriguez a cui bisognerebbe dedicare il tema de “Il Gladiatore” visti i corpo a corpo sostenuti con Kozak (che non è il tenente pelato) e vinti con grinta e caparbietà. E cosa suonare per Alessio Cerci, sempre più decisivo ed incisivo in questa squadra e che a suon di prestazioni e soprattutto di continuità, si conquista la Nazionale di Cesare Prandelli. Ma lo stesso Barreto, per il primo tempo, meriterebbe una dedica particolare, autore di spunti notevoli in velocità che ha propiziato l’espulsione sopra descritta. A dir la verità stasera siamo impreparati in quanto impegnati a registrare l’inno per la Maratona, ma felicemente impreparati e va bene così. Alle volte non aver molto da dire (o da suonare nel nostro caso) è la conseguenza dell’aver assistito ad una  partita non bella ma perfetta sotto ogni aspetto. Finalmente contro una cosiddetta “grande” sotto gli occhi di Conte, il Toro ha giocato con le palle….anche di neve!


Buon Natal……ehm, buona settimana a tutti! Vi aspettiamo trepidanti giovedì per le prove!


Dave dei Sensounico


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