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Si faccia chiarezza

di Marina Beccuti

La soluzione presa sabato da De Biasi di non fare la solita conferenza stampa pre gara è stata la decisione più saggia della settimana, perchè a volte il silenzio aiuta a schiarire le idee e a ragionare. Nel mondo del calcio non è una novità sproloquiare, anzi a volte diventa una gara dentro la partita, perchè fa audience pur rischiando brutte figure. Il CCTC, unitamente ai rappresentanti della Maratona e Primavera, hanno deciso di scrivere la seconda lettera a Cairo, ribadendo la loro fiducia all'attuale tecnico e chiedendo al presidente di non esonerarlo. Ci sembra che finora Cairo non abbia deluso le aspettative, perchè De Biasi è ancora sulla panchina granata, che sia saldo o meno questo lo sanno solo i diretti interessati, ma oggi ci sarà ancora lui a condurre la squadra contro la Fiorentina (salvo decisioni clamorose), poi vada come vada. 

In qualche trasmissione tv sono apparsi come d'incanto alcuni Lodisti, coloro che hanno ancora il dente avvelenato che il Toro sia stato ceduto a Cairo e non a Giovannone, coadiuvato da Lotito e Mezzaroma. Quando si avvicinano le campagne elettorali è facile farsi vedere nuovamente "in giro", ma il Toro, sia chiaro, non dovrà diventare strumento politico. Detto questo, guardando indietro possiamo dire, senza mezzi termini, meno male che è arrivato Cairo, anche se forse su di lui ci sono state troppe aspettative. Non è possibile che in tre anni e mezzo da Papa Urbano I sia ora diventato improvvisamente incapace e inviso ad una parte della tifoseria. La lettera spedita è il pensiero di una fetta del popolo granata, quella che spende risorse personali per fare coreografia, per sedersi al tavolo delle trattative del Filadelfia, per cui pensa di avere più autorità rispetto a chi è un cane sciolto, ma la pensa diversamente.

Una parte di tifosi non vuole più De Biasi, un'altra invece non sopporta più di cambiare per l'ennesima volta l'allenatore, ma da qui a chiedere la testa di Cairo ce ne vuole. Il presidente granata, per fare un piacere ed un regalo ai tifosi, ha preso Bianchi, che finora è stato un flop, dunque forse è meglio che agisca con il suo cervello, perchè mille teste pensanti fanno più danni ancora. Cairo può fare un mea culpa, prendersi le sue responsabilità, esonerare o meno De Biasi, ma resti al suo posto. Sergio Rossi fu cacciato malamente e ancora adesso rimpianto, poi sono arrivati i Calleri, i Vidulich, i Cimminelli, come dire la distruzione di massa del Toro. Si ha l'impressione che forse il male del Toro, dopo cambi societari, di panchine, un fallimento, non sia all'interno, ma all'esterno della società. Facile manovrare il presidente di turno stando dietro le quinte pensando di essere infallibili. Presidente, per favore, si rimbocchi le maniche, ma non pensi minimamente di lasciare, quella lettera la prenda come un rimprovero di un'amante ferita, ma non come un invito ad andarsene, anzi, è proprio in questo momento che lei troverà la forza più grande per andare avanti.


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